Alessio Cugini, FDI: “Lo Presti e Tudisco incoerenti nello schierarsi contro l’attuale amministrazione”
Riceviamo e pubblichiamo.
Leggo con particolare interesse le dichiarazioni le dichiarazioni del sig. Stefano Lo Presti in ordine ai risultati della sua gestione del partito.
Purtroppo per il giovane studente universitario la politica è fatta di numeri, gli stessi che fotografano il reale passaggio di Fratelli d’Italia a Piazza Armerina dal 3% del 2013 al 10% del 2018.
Gli stessi numeri, peraltro, che testimoniano come il giovane Lo Presti sia arrivato secondo per preferenze nella lista, cosa di cui mi sono da subito felicitato, potendo peraltro contare, a differenza del sottoscritto, residente a Piazza da pochi anni ed alla ricerca solo per via personale di voti, su di una presenza familiare importante ed attiva in Città. Peraltro la presenza del giovane Lo Presti nella lista di partito è frutto di un impegno personale dello scrivente, dal momento che il ragazzo, un anno addietro, mi manifestò la sua decisione di non presentarsi con il simbolo del partito, perché, a suo dire, questo lo avrebbe danneggiato nella ricerca di voti: mi sono invece impegnato per far cambiare idea al ragazzo, riuscendoci, tanto che è stato poi lo stesso a rinunciare persino alla candidatura della propria fidanzata pur di essere inserito nella lista.
E veniamo quindi al merito politico.
Il signor Tudisco, quando mi chiese di assumere la responsabilità del partito mi specificò molto chiaramente esserci una chiara necessità di rendere il partito reale, abbandonando cariche fittizie: non a caso ogni comunicato ed azione politica erano esclusivamente a firma dello stesso Tudisco (tenendo conto che la sede era fissata presso la sua abitazione), ed a questo risultato il sottoscritto ha mirato.
In questi anni è stata condotta un’opposizione dura, ma corretta e fondata, all’Amministrazione Miroddi con istanze di accesso agli atti, ricorsi (vinti), denunce. Non mi consta, ma verificherò, che il giovane Lo Presti abbia firmato uno solo di questi atti durante il suo mandato, e quindi mi riesce difficile comprendere a cosa si riferisca quando afferma di aver portato avanti un’opposizione a Miroddi (ma forse lo avrà fatto a Catania, dove studia, e quindi mi taccio sin da ora, nel caso).
Oggi come ieri il giovane Lo Presti mi pare torni ad essere l’uomo adatto per tutte le stagioni a disposizione del signor Tudisco: oggi, con l’intenzione di costruire un “movimento autonomista”, Lo Presti si riaffaccia al fianco dell’ex candidato Sindaco, e ad entrambi vanno i miei auguri.
Ad entrambi va anche il mio profondo biasimo per la totale incoerenza, decidendo di schierarsi contro l’attuale Sindaco Cammarata (la cui correttezza ed idea politica il giovane Lo Presti ben conosce per rapporti personali) senza alcuna logica politica e di area: se fosse vero che il ragazzo avesse dentro di sé il sacro fuoco della fiamma tricolore da segretario non si capisce oggi come possa scegliere di minare quell’unità di area solo per seguire il suo ex candidato, che questa linea sostiene solo per motivi personali e non politici.
Addirittura il signor Tudisco mi dicono riferirebbe in giro di aver subito le mie iniziative e di non averle condivise, come le denunce presentate in questi anni: non voglio credere che questo sia vero, perché significherebbe sconfessare sé stesso per il solo fatto di non saper accettare, a distanza di mesi, il giudizio tranciante degli elettori che hanno inchiodato Tudisco ben al di sotto delle liste che lo sostenevano (due delle quali non hanno neppure raggiunto il quorum).
A differenza del signor Tudisco e del giovane Lo Presti non rinnego oggi, non ho rinnegato ieri, non rinnegherò domani la mia attività di opposizione, e neppure di aver sostenuto la candidatura del signor Tudisco, benchè con il senno di poi lo stile politico del personaggio, compreso quello oggi tenuto, mi fanno pentire fortemente della mia scelta.
Rivendico con fierezza, prima di arrivare alla segreteria di Fratelli d’Italia, di essere stato parte – anche se solo per pochi mesi – del Meetup di Piazza Armerina, e quindi il giovane Lo Presti (che usa quindi gli stessi argomenti del gruppo Mattia, forse non a caso) non fa grande scoperta: sono quei dissidi che hanno visto ingiustamente punito un galantuomo ed appassionato della politica come Giampiero Alfarini (per me vero maestro di impegno sul territorio a cui ancora oggi rivolgo sinceramente il mio più profondo ringraziamento) nelle ultime consultazioni, dopo il risultato straordinario delle regionali, che mi hanno allontanato dal Movimento 5 Stelle, ma questo non toglie che io (e non altri) non abbia mai tradito la mia linea di ideali o la mia ferma opposizione alla precedente Amministrazione.
Perché la politica non la si fa solo in Consiglio o solo con una poltrona: capisco che per parlare di sottogoverni o assessorati l’idea di chi scrive sia quella di cercare a tutti i costi uno strapuntino, ma non è così per me, avendo sacrificato in questi anni lavoro e famiglia pur di impegnarmi nella tante battaglie sul territorio.
Auguro comunque al signor Lo Presti ogni fortuna, sia lavorativamente (per la fine del suo corso di studi) che politicamente, riuscendo così nel suo agognato intento di entrare in Consiglio comunale, se è sua necessità farlo, al prossimo tentativo.
Alessio Cugini – Portavoce comunale FdI