Enna – per il Partito Democratico la città sta collassando

Enna, città un tempo fiorente, si trova oggi in una condizione di abbandono senza precedenti. Strade dissestate, infrastrutture fatiscenti e un’amministrazione comunale definita “assente” dal Partito Democratico (PD) locale; sono gli elementi di un quadro a tinte fosche. La denuncia è forte e chiara: «la nostra città non è mai stata così in ginocchio nella sua storia recente e la situazione è seriamente divenuta insostenibile».
Infrastrutture al collasso: la denuncia del Pd
Le strade di Enna sono lo specchio di un degrado che avanza. Il centro storico è «ormai isolato»; le pendici della città «pericolanti»; la parte bassa della città è «desolata»; le zone rurali «del tutto abbandonate». Un disastro che il PD attribuisce, in un comunicato, all’incuria e all’incompetenza dell’amministrazione comunale in carica. «Qualche tempo fa leggevamo l’assessore Scillia dire che loro sono sempre intervenuti “prontamente” – si legge nella nota del Pd -. Sono parole prive di senso, che sminuiscono le denunce continue dei nostri concittadini e di un territorio al collasso».
Viabilità nel caos: esempi concreti di degrado
La situazione della viabilità è critica in diverse zone della città. Alla Vila Farina e Pisciotto, «i calcinacci cadono dai muri»; i collegamenti tra Enna alta e bassa sono difficili «a causa del degrado»; il traffico è «allucinante» e i semafori spesso «non funzionanti»; le buche nelle strade sono «un’insidia costante»; le vie secondarie sono «incurate»; viale Diaz è «a pezzi». E non va meglio nella parte bassa della città, «in rovina», o nelle zone rurali, dove le abitazioni sono «isolate» e le vie ridotte a «trazzere».
Richiesta di dimissioni: «il sindaco si faccia da parte»
Dinnanzi a questo scenario, il PD chiede le dimissioni del sindaco e della sua giunta. «Mai Enna è stata così in basso nella sua storia – si legge nella nota del Pd – e riteniamo che, dinnanzi a tutto questo, il sindaco e la sua corresponsabile giunta debba prendere atto del fallimento e farsi definitivamente da parte ridando la parola ai cittadini». Una richiesta forte, che vuole scuotere una città «stritolata» da problemi infrastrutturali, politici ed economici.