Possibile aumento della tazzina di caffè. Confcommercio: “un atto dovuto”
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Un lieve adeguamento del listino prezzi nei pubblici esercizi delle province di Enna e Caltanissetta è stato annunciato dalla Confcommercio Caltanissetta Enna, a seguito di una riunione con i dirigenti della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) delle due province.
«Sappiamo bene quanto ogni caffè non sia solo un semplice caffè, ma un momento importante di incontro e socializzazione. Un aumento, però, era necessario per mantenere la qualità dei prodotti», ha dichiarato Gianluca Speranza, direttore della Confcommercio Caltanissetta Enna. Le motivazioni dietro questa scelta sono legate ai rincari delle materie prime – dal caffè ai prodotti da forno – e all’aumento dei costi energetici che gravano sulle attività commerciali.
Aumento non obbligatorio, ma legato alle esigenze del mercato
L’adeguamento dei prezzi si attesta su un incremento del 30% rispetto ai massimali precedenti, ma non sarà obbligatorio: ogni attività potrà decidere liberamente quale tariffa applicare, nel rispetto del tetto massimo stabilito nel listino.
«Insieme ai dirigenti della Fipe ci siamo posti un obiettivo chiaro: garantire qualità e accoglienza come priorità assolute», ha aggiunto Speranza. «Per offrire il meglio, i prodotti devono avere il giusto valore. Ogni imprenditore, in base alla propria clientela e al territorio, potrà adeguare i prezzi senza superare il limite imposto».
Un passo inevitabile dopo anni di stabilità
Secondo Confcommercio, l’aumento è un atto dovuto dopo un lungo periodo in cui i listini sono rimasti invariati, nonostante le difficoltà economiche causate dalla pandemia, dall’inflazione e dai conflitti internazionali.
«È necessario affrontare le sfide del presente, ma con fiducia verso il futuro», ha concluso Speranza. «La nostra organizzazione continuerà a lavorare per offrire risposte chiare sia agli imprenditori che ai consumatori».