Un buco nero supermassiccio rivela comportamenti inaspettati
I buchi neri sono tra i fenomeni più estremi dell’universo: regioni dello spazio dove la gravità è talmente intensa da impedire perfino alla luce di sfuggire. Creati dal collasso gravitazionale di stelle molto massicce, essi rappresentano un enigma per gli scienziati, portando ai limiti le conoscenze sulla fisica e l’astronomia.
Un comportamento senza precedenti
Il buco nero supermassiccio 1ES 1927+654, situato a 100 milioni di miglia di distanza, sta generando lampi di raggi X con una frequenza crescente, passando da un evento ogni 18 minuti a uno ogni 7 minuti. Questo fenomeno ha sorpreso gli scienziati, i quali ritengono che un tale comportamento sia unico nel suo genere.
Un possibile colpevole: una nana bianca
Gli esperti ipotizzano che questa variabilità possa essere dovuta alla presenza di una nana bianca in orbita stretta attorno al buco nero. In questa configurazione, la nana bianca sarebbe talmente vicina da rimanere stabile senza essere inghiottita. Tale interazione potrebbe generare onde gravitazionali, una teoria che potrebbe essere confermata con i futuri osservatori dedicati a questi fenomeni.
I dettagli della scoperta sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature. Questo lavoro apre nuove prospettive nello studio delle dinamiche dei buchi neri supermassicci e delle stelle che si trovano nella loro orbita, fornendo indizi preziosi per comprendere meglio questi misteriosi giganti cosmici.
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Un buco nero supermassiccio situato a 100 milioni di miglia di distanza sta generando lampi di raggi X a ritmi sempre più frequenti, sorprendendo gli scienziati. Questo fenomeno, legato alla presenza di una nana bianca in orbita stretta, è stato pubblicato su Nature, aprendo nuove prospettive per lo studio delle onde gravitazionali.