Nino Cammarata: indispensabile la collaborazione nella gestione dei parchi archeologici in Sicilia
Collaborazione con la Villa Romana di Casignana
In occasione di una giornata di approfondimento sulle ville romane siciliane, promossa dal Parco archeologico della Villa Romana del Casale e Morgantina e dal club UNESCO, il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, ha condiviso l’esempio della Villa Romana di Casignana, situata sul versante calabrese dello Stretto, che permette di fare un raffronto con quanto fatto in Sicilia grazie al modello gestionale dei parchi archeologici in Sicilia, istituiti dal governo Musumeci.
Il ruolo della gestione locale e le sfide territoriali
Riflettendo sulla gestione autonoma della Villa Romana di Casignana da parte di un piccolo comune con appena 500 residenti, Cammarata ha evidenziato le difficoltà che tali realtà affrontano, pur riconoscendo la visione dei loro amministratori locali. Da qui, il sindaco ha sottolineato l’importante opportunità che la Regione Sicilia ha nella gestione dei propri parchi, dove una sinergia tra enti locali e istituzioni potrebbe portare sviluppo e valorizzazione culturale.
Una nuova direzione per i parchi archeologici
Cammarata ha inoltre espresso apprezzamento per il discorso del direttore Nicotra, che ha sottolineato il valore del parco come rappresentazione dei territori. Questo approccio, definito dal sindaco come un cambio di rotta rispetto al passato, rappresenta un segnale positivo. Cammarata ha affermato che i parchi archeologici necessitano di una visione manageriale e di strategie innovative, non di semplice burocrazia. Tale gestione, ispirata al pragmatismo e alla collaborazione istituzionale, è ciò che, secondo Cammarata, permetterà alla Sicilia di guardare al futuro con ottimismo.