Stabilizzazioni del personale precario: la Cisl Fp applaude l’Asp di Enna
La Cisl Fp, attraverso il segretario generale Salvatore Parello e il segretario territoriale Maurizio Sturino, esprime soddisfazione per le stabilizzazioni del personale precario della Asp di Enna. “Grazie alla volontà della nuova direzione strategica dell’Asp di Enna, diretta dal direttore generale Mario Zappia, dal direttore sanitario Emanuele Cassarà e dal direttore amministrativo Sabrina Cillia, è stato possibile avviare un ulteriore ciclo di stabilizzazioni per vari profili del comparto sanitario”, affermano i due rappresentanti della Cisl.
Il ruolo del sindacato nel dialogo con l’Azienda
Parello e Sturino sottolineano come queste stabilizzazioni siano frutto del protocollo d’intesa fortemente voluto dalla Cisl Fp Sicilia. “Questo è un chiaro esempio di come il dialogo sostenuto con forza dal sindacato abbia portato ai migliori risultati possibili per i lavoratori”, aggiungono i rappresentanti. La volontà della nuova direzione strategica, insieme al sostegno del sindacato, ha dunque permesso di risolvere la situazione di incertezza che da troppo tempo gravava sui lavoratori precari.
Richiesta di nuovi avvisi per ulteriori stabilizzazioni
Secondo Parello e Sturino, ora è fondamentale che l’Asp di Enna continui senza interruzioni sul percorso intrapreso. In particolare, i rappresentanti sindacali chiedono che l’Azienda emani un nuovo avviso di ricognizione per il personale che, nel frattempo, ha raggiunto i requisiti per la stabilizzazione, grazie alla legge 56 del 29 aprile 2024. Questa normativa prevede ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), e potrebbe rappresentare un’opportunità cruciale per molti lavoratori.
L’importanza degli operatori socio-sanitari
Un’attenzione particolare è rivolta agli operatori socio-sanitari (Oss), una figura considerata fondamentale nel settore socio-sanitario. “La misura, se conclusa rapidamente, consentirebbe di liberare risorse da destinare al reclutamento di figure necessarie a garantire i livelli essenziali di assistenza (Lea)”, spiegano Parello e Sturino. La stabilizzazione degli Oss è quindi vista come una tappa chiave non solo per migliorare le condizioni di lavoro, ma anche per garantire la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini.