Ddl Sicurezza: stretta sulla vendita delle SIM telefoniche, il parere della Fsp Polizia
La proposta di legge contenuta nel Ddl Sicurezza, che prevede un inasprimento delle regole sulla vendita delle SIM telefoniche, è stata accolta positivamente dalla Fsp Polizia di Stato. Il segretario generale, Valter Mazzetti, ha risposto alle critiche mosse contro il provvedimento, sottolineando l’importanza della misura per le forze dell’ordine. Secondo Mazzetti, chi sminuisce l’importanza della questione dimostra incompetenza in materia di sicurezza, poiché l’uso di SIM acquistate con false identità rappresenta una barriera nelle indagini.
Le difficoltà nelle indagini investigative
L’acquisto di SIM telefoniche utilizzando documenti falsi o intestandole a persone diverse da chi le utilizza è una pratica diffusa che ostacola il lavoro degli investigatori. Questa problematica, ha affermato Mazzetti, rende particolarmente difficoltoso il monitoraggio e la rintracciabilità di alcuni soggetti coinvolti in attività illecite, tra cui la criminalità organizzata e il terrorismo. La nuova norma, che obbliga i venditori a rispettare procedure rigorose di identificazione, è un passo importante per facilitare il lavoro delle forze dell’ordine.
Una misura non discriminatoria
Mazzetti ha anche risposto alle accuse di discriminazione rivolte alla norma, che richiede agli acquirenti extra UE di fornire una copia del permesso di soggiorno. Ha affermato che l’introduzione di questo requisito non è una forma di discriminazione, ma una necessità per garantire la sicurezza del paese e migliorare l’efficacia delle indagini. Le difficoltà maggiori, infatti, emergono quando le SIM risultano intestate a soggetti che non sono presenti nel paese e quindi non censiti dalle autorità, il che blocca ogni possibilità di rintracciarli.
L’importanza della tracciabilità
La tracciabilità degli utenti di SIM è essenziale per le indagini investigative. Mazzetti ha ribadito che per ogni cittadino è già richiesto di fornire documenti di identificazione per l’acquisto di una SIM, e che estendere tale obbligo ai cittadini stranieri è una misura coerente con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza. Ha concluso affermando che la norma non è volta a colpire gli immigrati irregolari, come suggerito da alcune critiche, ma a potenziare l’efficacia delle operazioni di contrasto a traffici illeciti e alla criminalità internazionale.