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Conferiti incarichi temporanei di assistenza primaria presso l’ASP di Enna

Conferiti incarichi temporanei di assistenza primaria presso l’ASP di Enna

La Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna ha recentemente assegnato una serie di incarichi temporanei di Assistenza Primaria per diverse sedi di Continuità Assistenziale distribuite in tutta la provincia. Questi incarichi, che entreranno in vigore a partire dal 1° settembre 2024, mirano a garantire la copertura medica nei presidi altrimenti scoperti, assicurando così la continuità del servizio per la popolazione locale.

L’assegnazione degli incarichi

La decisione di conferire tali incarichi è stata presa su proposta dell’Unità Operativa Cure Primarie, con l’obiettivo di colmare le carenze di personale medico nelle sedi di Continuità Assistenziale. A tal fine, sono state coinvolte diverse categorie di medici, tra cui quelli inclusi nella graduatoria aziendale stilata secondo l’Accordo Nazionale di lavoro. Inoltre, anche i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta che hanno accettato di offrire ore di servizio presso le sedi carenti hanno contribuito a questa iniziativa.

Copertura territoriale e impegno orario

Gli incarichi assegnati sono stati suddivisi in base agli impegni orari e alle sedi operative, consentendo così di evitare interruzioni nel servizio sanitario offerto alla popolazione. Tra le sedi coperte figura anche la Casa Circondariale di Enna. Complessivamente, 27 professionisti sono stati assegnati a 16 diverse sedi, garantendo la continuità del servizio di assistenza primaria a livello provinciale.

Dichiarazioni ufficiali

Il Direttore Sanitario dell’ASP di Enna, dott. Emanuele Cassarà, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, affermando che essa rappresenta un ulteriore impegno dell’azienda per prevenire il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Secondo Cassarà, la copertura delle sedi di Guardia Medica, insieme alla presenza costante dei Medici di Medicina Generale, è essenziale per garantire che gli assistiti possano ricevere le cure necessarie sul territorio senza dover ricorrere all’ospedale.

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