La crisi idrica in provincia di Enna: sospensioni continue e interrogativi sulla gestione
L’annuncio di un’ulteriore sospensione del servizio idrico da parte della società SiciliAcque riporta in primo piano la questione della fragilità delle infrastrutture idriche che servono i comuni della provincia di Enna. Questi continui disservizi non solo evidenziano lo stato fatiscente delle condutture, ma sollevano dubbi sulla capacità del gestore di operare con le competenze e le tecnologie adeguata alla gestione di un servizio tanto essenziale.
La reazione delle autorità locali
Di fronte a questa situazione sempre più critica, non sorprende la reazione di Nino Cammarata, presidente dell’ATi (Autorità Territoriale Idrica), il quale ha pubblicamente richiesto a SiciliAcque chiarimenti sugli investimenti promessi per garantire l’efficienza e la regolarità del servizio. La domanda che emerge è se ci siano dinamiche non ancora chiare che impediscono una gestione efficiente della rete idrica.
Impatto della siccità e mancanza di politiche efficaci
Quest’anno, la crisi idrica è stata ulteriormente aggravata da una ridotta disponibilità di acqua dovuta a un periodo prolungato di siccità, che si somma alla cronica mancanza di una politica delle acque capace di adeguare e migliorare le infrastrutture esistenti. Questa situazione rende ancor più urgente la necessità di risposte concrete e di strategie a lungo termine per prevenire futuri disagi.
La costante incertezza riguardo la disponibilità di acqua non solo complica la vita quotidiana dei cittadini, ma pone seri interrogativi sulla sostenibilità ambientale e la pianificazione territoriale in uno dei settori più cruciali per la pubblica utilità.
Nel frattempo si è verificato un altro guasto, sempre nel territori di Agira, in contrada Lavatoio. Da ieri sera sospesa l’erogazione idrica ad Agira, Aidone, Assoro – Fraz. di San Giorgio, Barrafranca, Calascibetta, Enna, Gagliano Castelferrato,
Nissoria, Piazza Armerina, Valguarnera, Villarosa.
Nella foto la diga Ancipa