Preoccupazioni crescenti per il supervulcano della Long Valley Caldera in California
Il supervulcano della Long Valley Caldera, situato in California, sta suscitando nuovamente preoccupazioni tra gli scienziati. Questa vasta formazione geologica, che si estende per 20 miglia di lunghezza e 11 di larghezza, ha un cratere profondo 3.000 piedi e è considerato uno dei 20 supervulcani noti al mondo. Inattivo per centinaia di migliaia di anni, il suo ultimo evento eruttivo maggiore risale a 760.000 anni fa, ma recenti segnali geologici suggeriscono un possibile risveglio.
Segnali di allarme dalla natura
Scienziati hanno notato fenomeni preoccupanti come l’emersione di ruscelli e sorgenti termali nell’area, spesso precursori di attività vulcanica intensa. Questi segnali hanno riacceso l’allarme che era stato già scatenato negli anni ’80 da un serie di terremoti, tra cui tre di magnitudo 6, che avevano causato un significativo innalzamento del livello del suolo nella regione, interpretato come l’accumulo di magma sotto la superficie.
L’opinione degli esperti
Nel documentario “Secrets of the Underground” trasmesso da Science Channel, il geofisico Rob Nelson ha descritto come “allarmanti” i segni di una potenziale attività vulcanica. Jared Peacock, utilizzando la tecnologia InSAR per il telerilevamento, ha scoperto una “cupola risorgente” vicino a Mammoth Lakes, suggerendo la presenza di magma in movimento, anche se in forma non massiva.
Preparativi e misure precauzionali
Nonostante l’assenza di una camera magmatica di grandi dimensioni sotto la caldera, le autorità non sottovalutano la situazione. I piani di evacuazione sono stati recentemente rivisti e aggiornati, simili a quelli elaborati per i Campi Flegrei in Italia, un altro supervulcano che ha mostrato segni di attività. La comunità locale e gli scienziati rimangono in stato di allerta, pronti a rispondere a qualsiasi evoluzione della situazione vulcanica.
La Long Valley Caldera rimane uno dei siti più sorvegliati dagli esperti di vulcanologia, con l’obiettivo di prevenire le conseguenze devastanti che un’eruzione potrebbe comportare, soprattutto in una regione densamente popolata come la California.
Luigi Schiavo per StartNews