I Carabinieri sequestrano ad Assoro importanti reperti archeologici.
Il 20 marzo 2024, alle ore 11.00, presso la Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Enna, il Ten. Col. Gianluigi MARMORA, comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, consegnerà in affidamento giudiziale all’Arch. Angelo DI FRANCO, Soprintendente BB.CC.AA. di Enna.
Un tesoro di inestimabile valore
Tra gli oggetti recuperati figurano 1020 monete di età romana imperiale risalenti al III secolo d.C., 7 ornamenti in bronzo, 560 reperti fittili, 3 vasi fittili acromi, 5 pesi da telaio di età ellenistica, e frammenti ceramici del V secolo a.C., dell’epoca romana e del tardo medioevo. Gli esami tecnici hanno evidenziato che le monete appartengono ad un unico tesoretto di eccezionale interesse archeologico, nascosto durante una delle fasi più tumultuose dell’Impero romano dal punto di vista militare ed economico.
Un’operazione di recupero sinergico
L’operazione di recupero è il risultato di un’efficace collaborazione tra la Procura della Repubblica di Enna, il Comando Carabinieri TPC di Palermo mirata a contrastare l’illecita detenzione di reperti archeologici. Le indagini hanno permesso di identificare un soggetto in possesso di materiale archeologico illegalmente detenuto, denunciato per ricettazione di beni culturali, una nuova fattispecie di reato introdotta con la Legge n. 22/2022.
Ritorno alla collettività
Questi ritrovamenti, rari e preziosi per lo studio dell’economia monetaria e delle relazioni commerciali del III secolo d.C., verranno restituiti alla collettività, riaffermando l’importanza della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale. La sinergia tra le forze dell’ordine e le istituzioni di tutela ha permesso ancora una volta di preservare e valorizzare opere che costituiscono un’importante testimonianza dell’identità locale e della ricchezza storica del territorio.