Stato di emergenza in Sicilia: il Cdm approva dopo la revisione della Protezione Civile
Il Consiglio dei Ministri, nel corso della sua ultima seduta, ha ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza per la Sicilia, con una durata prevista di 12 mesi, interessando specificamente le province di Catania, Messina, Palermo, e Trapani. Questa decisione arriva come risposta agli eventi catastrofici che hanno colpito l’isola a partire dal 23 luglio dello scorso anno, quando una serie di gravi incendi, alimentati da un’eccezionale ondata di calore, hanno devastato ampie aree del territorio.
Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, ha manifestato la sua soddisfazione per il raggiungimento di questo importante traguardo. Ha evidenziato il cambio di direzione della Protezione Civile Nazionale che, dopo un iniziale rifiuto, ha rivisto la propria posizione grazie all’invio di ulteriore documentazione dettagliata da parte della Regione Siciliana. Tale documentazione ha permesso di evidenziare la necessità di interventi immediati e di somma urgenza per fronteggiare le conseguenze degli incendi.
Le risorse finanziarie stanziate ammontano a 6,1 milioni di euro e saranno impiegate per finanziare le prime misure urgenti. Queste includono l’alloggio temporaneo per gli evacuati, il ripristino delle reti idriche e fognarie, la viabilità danneggiata e la rimozione dei rifiuti prodotti dalla combustione durante gli incendi. Questi fondi rappresentano un’anticipazione cruciale per la regione, che potrà così iniziare a lavorare alla ricostruzione e al ripristino delle condizioni di vita normali nelle aree colpite.
La decisione del Consiglio dei Ministri di riconoscere lo stato di emergenza in Sicilia e di stanziare le risorse necessarie evidenzia l’importanza di una risposta rapida e coordinata alle calamità naturali. La collaborazione tra le istituzioni regionali e nazionali si conferma essenziale per superare le sfide poste da eventi eccezionali come quelli vissuti dalla Sicilia nell’estate passata.