Piazza Armerina – Consiglio Comunale. Di Carlo e Alberghina:”non rispettato l’articolo 32 dello Statuto”
I consiglieri auro Mauro Di Carlo e Francesco Alberghina hanno fatto pervenire alla nostra redazione una nota di protesta inviata al Presidente del Consiglio comunale Marco Incalcaterra, al Segretario generale del comune, ai Revisori dei Conti e al Sindaco Cammarata con la quale contestano il mancato rispetto di una norma del regolamento del consiglio comunale in tema di nomina dei membri delle commissioni comunali.
Non volendo entrare nel merito della questione ci auguriamo comunque che sia il presidente del Consiglio comunale che i singoli consiglieri si rendano conto dell’importanza del rispetto delle norme, delle consuetudini e dei ruoli. Maggioranza e opposizione si confrontino ognuno rispettando il proprio avversario politico che comunque rappresenta una parte di cittadini. Per il bene della città ci auguriamo che la maggioranza sia una buona maggioranza e che l’opposizione sia una buona opposizione .
Ai consiglieri più giovani , a chi oggi siede in consiglio comunale per la prima volta, val la pena ricordare che non si è lì da padroni ma da servi della collettività e che gli atteggiamenti spocchiosi e arroganti, come dimostra il recente passato, non servono se non a creare divisioni che danneggiano la Città, il proprio gruppo politico e se stessi. Veniamo da un periodo buio dove per cinque anni non si sono rispettate sia le regole che la forma, arrivando a deridere lo stesso consiglio comunale a cui l’ex sindaco nel marzo del 2015 propose una relazione sull’attività svolta copiandola da quella di altri colleghi grazie a Internet(clicca qui) . A tutti oggi chiediamo il rispetto incondizionato dei principi democratici e un atteggiamento adeguato alla situazione.
Questa la nota dei consiglieri Di Carlo e Alberghina.Con la presente, con riguardo a quanto accaduto nella seduta del Consiglio Comunale del 16/07/2018 che ha portato alla Sua elezione, congratulandoci innanzitutto per l’incarico ricevuto e augurandoLe di adempiere alla funzione nel modo migliore possibile, intendiamo stigmatizzare la plateale violazione, nella stessa seduta consiliare, dei principi che regolano la composizione degli organi consiliari oltre che delle basilari regole che dovrebbero presiedere al confronto politico tra maggioranza consiliare ed opposizione, quest’ultima in quella sede costituita dai due soli sottoscritti consiglieri.Premettendo che la figura del Presidente del Consiglio Comunale costituisce, come da Lei stesso bene evidenziato, figura istituzionale di garanzia nello svolgimento delle attività del Consiglio, la cui funzione è indirizzata al corretto funzionamento dell’istituzione, e del tutto neutrale, riteniamo che tali caratteristiche impongano lo scrupoloso attenersi alle norme vigenti, allo Statuto Comunale e al rispetto dei regolamenti comunali.Non condividendo assolutamente quanto asserito dal Segretario Generale in ordine alla legittimità dell’integrazione di un ordine del giorno prevedente la nomina delle commissioni consiliari contestualmente alla Sua elezione, in palese contrasto con la chiarissima norma statutaria di cui all’art. 32, la quale richiede che la nomina di esse commissioni avvenga nella seduta successiva alla elezione del Presidente del Consiglio, proprio al fine di consentire a quest’ultimo di doverosamente promuovere il necessario confronto tra le parti consiliari, confronto nel caso di specie mai avvenuto, si chiede ed esige che siano sempre rispettate le norme e i termini regolamentari previsti, non potendo essere una giustificazione derogatoria l’asserita urgenza di approvare atti che comunque devono essere istruiti nei modi e tempi prescritti dalle norme.Non ci si può, inoltre, purtroppo, esimere dall’evidenziare l’atteggiamento “bullesco” ed irrispettoso tenuto in Consiglio Comunale da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, da considerarsi a dir poco deplorevole.Che la maggioranza, altresì, faccia dapprima richiesta di condivisione e richiami a responsabilità, per poi chiedere la mera ratifica di decisioni prese altrove, mai concordate, con un presunto scambio di fogliettini volanti per strada ed al di fuori delle sedi istituzionali, senza la minima garanzia di un confronto democratico, e’ a dir poco sconcertante. Così come e’ sconcertante che si siano accusati i sottoscritti di ostruzionismo, semplicemente perché hanno preteso, sin dalla prima seduta, il rispetto di regole poste a tutela della corretta composizione dell’organo consiliare ed il rispetto dei cittadini, cui non si può richiedere di pagare i tributi comunali se non, prima, fornendo innanzitutto noi e gli amministratori l’esempio. Tanto più che la prima seduta consiliare e’ stata rinviata su esclusiva richiesta della stessa maggioranza!La maggioranza in consiglio ha numeri schiaccianti, ma questo non la esime dal sottostare a norme e regole il cui rispetto, anche per chi ha i numeri, sono imprescindibili.Prima che fosse istituito l’ufficio di presidenza non si è potuto contare su un garante delle regole, adesso lo e’ Lei, e sicuramente lo sarà nel rispetto di tutto il Consiglio Comunale.Ricordiamo al Segretario Generale che la bizzarra interpretazione della presunta volontà consiliare derogatoria a quanto previsto dallo statuto o regolamento, avrebbe potuto essere tirata in ballo solo ed esclusivamente nel caso in cui il Consiglio Comunale nella sua interezza ed unanimità e con tutti presenti alla votazione, avesse votato la deroga dei termini, tempi e modalità previste in norme statutarie e regolamentari.Non si permetterà più in seguito quanto accaduto e su esposto, anche a costo di impugnare tutti gli atti e di interessare gli organi superiori di controllo.Il rispetto della legalità e dei cittadini sarà il principio cardine a cui sempre ci ispireremo nella nostra azione politica a tutela della nostra comunità e dell’intero civico consesso.Francesco Leandro AlberghinaMauro Valerio Di Carlo