Ringraziamenti dal cuore: la storia di F.S. e l’umanità dell’Ospedale Umberto I
La signora F.S. non è solo un numero di cartella clinica all’Ospedale Umberto I di Enna. La sua storia è un viaggio tra cure mediche e attenzioni umane, un racconto che mette in luce l’importanza del fattore umano nel sistema sanitario.
Il 18 settembre 2023, F.S. si trova a Catania quando inizia a sentirsi male. Nonostante la presenza di numerosi presidi di Pronto Soccorso nella città, decide di tornare nella sua Enna, spinta da un “ancestrale attaccamento” al luogo d’origine. Arrivata al Pronto Soccorso, l’atmosfera è tesa: medici e infermieri corrono da una parte all’altra, i pazienti attendono con ansia e preoccupazione. Ma è qui che incontra il signor Lucio, il barelliere che diventa il suo angelo custode.
Lucio non è solo un dipendente dell’ospedale; è un uomo che va oltre il proprio lavoro, mostrando un’umanità rara. Accompagna F.S. durante i primi accertamenti e rimane con lei, offrendo conforto e supporto morale.
Pochi giorni dopo, F.S. viene trasferita nel reparto di Nefrologia, dove incontra il dottor Restivo e il suo team. Contrariamente alle aspettative, i medici non la rimandano ad altri centri specializzati, ma decidono di prenderla in carico, stabilizzando i suoi parametri vitali e offrendo una consulenza completa.
Il dottor Restivo è descritto come un vero “capitano”, un leader che sa essere sia professionale sia umano. Sotto la sua guida, il team di Nefrologia collabora con altri reparti e ospedali, assicurando a F.S. una cura a 360 gradi.
Ma la storia di F.S. non è solo un elogio ai medici e agli operatori sanitari; è anche un messaggio di gratitudine e riconoscimento per tutti coloro che hanno fatto la differenza nei suoi giorni più difficili. “Grazie, grazie di cuore a tutti voi”, conclude F.S., in un ringraziamento che va oltre le parole e tocca il cuore di chiunque legga la sua storia.
Serena Costa per Startnews