Cambiamenti climatici: dovremo conviverci, meglio conoscerli bene.
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Tutti sentiamo parlare di cambiamenti climatici, ma cosa sta succedendo? Che cosa s’intende per cambiamento climatico? Per “cambiamenti climatici” si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas. La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.
Tra gli esempi di emissioni di gas a effetto serra che provocano i cambiamenti climatici figurano il biossido di carbonio e il metano. Tali emissioni derivano, per esempio, dall’uso della benzina per guidare un’auto o del carbone per riscaldare un edificio. Anche il disboscamento di terreni e foreste può causare il rilascio di biossido di carbonio. Le discariche di rifiuti sono una fonte importante di emissioni di metano. L’energia, l’industria, i trasporti, l’edilizia, l’agricoltura e l’uso del suolo sono tra i principali responsabili delle emissioni.
Il clima sempre più tropicale in Sicilia è il risultato dei cambiamenti climatici?
Da parecchi anni, il clima sulla nostra isola sembra essersi “estremizzato”. Le ondate di calore risultano essere più prolungate e intense e anche i fenomeni atmosferici che si verificano sembrano diventati più violenti. Una delle principali cause è legata all’aumento delle temperature del nostro mar Mediterraneo che nei mesi estivi assorbe sempre più calore che viene poi rilasciato nell’atmosfera nel periodo autunnale. L’energia così accumulata dà vita a fenomeni violenti come bombe d’acqua, nubifragi, grandinate con chicchi anche di grandi dimensioni, trombe d’aria. Sempre più spesso il Mediterraneo raggiunge, quanto meno localmente, o supera la fatidica soglia dei +30 °C, il che rappresenta un campanello d’allarme di non poco conto.
Uno sguardo in avanti
Allo stato attuale, le previsioni non sono fra le più ottimistiche. Si prevede infatti che per oltre cinquant’anni le temperature della Terra continueranno ad aumentare se non interverremo in tempo, con un conseguente peggioramento delle condizioni di vita per l’intera umanità. Lo scioglimento dei ghiacciai dei poli terrestri inoltre porterà anche un innalzamento del livello del mare e la conseguente allagamento delle zone costiere, tenendo conto che si prevede un innalzamento di 80 centimetri nei prossimi cento anni.
David Cartarrasa per StartNews