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Tempesta anomala in Libia: un presagio per il futuro del Nord Africa e della Sicilia

Tempesta anomala in Libia: un presagio per il futuro del Nord Africa e della Sicilia

 

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La recente tempesta Daniel ha colpito duramente la Libia, causando distruzione e perdite di vite umane su larga scala. Questo evento meteo estremo ha sollevato interrogativi sulla sua connessione con i cambiamenti climatici e su cosa potrebbe significare per il futuro del Nord Africa. La tempesta Daniel è stata un ciclone mediterraneo, noto anche come medicane, che ha colpito diversi paesi, tra cui Grecia, Bulgaria, Libia, Egitto e Turchia. Tuttavia, ciò che ha reso Daniel diverso da altri medicanes è stata la sua letalità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno 3.958 persone sono morte in Libia a causa delle inondazioni provocate dalla tempesta, con oltre 9.000 persone ancora disperse.

Le ricerche suggeriscono che i medicanes stiano diventando meno frequenti ma più grandi a causa dei cambiamenti climatici. Tuttavia, la posizione in cui si formano e colpiscono potrebbe essere più importante della loro frequenza e dimensioni. Ad esempio, Daniel si è formato relativamente lontano ad est e ha colpito la Libia nord-orientale, cosa rara. Uno degli aspetti più interessanti è il legame tra i medicanes e il cambiamento climatico. Studi recenti suggeriscono che le emissioni di gas serra hanno reso Daniel 50 volte più probabile. Inoltre, le formazioni rocciose come le stalagmiti nelle grotte della Libia indicano che periodi più caldi in passato erano associati a condizioni più umide, suggerendo che potremmo aspettarci più tempeste come Daniel in futuro. La tempesta Daniel potrebbe essere un segnale d’allarme per il Nord Africa, indicando la necessità di prepararsi a eventi meteorologici estremi più frequenti e intensi nel contesto dei cambiamenti climatici.

IN SICILIA

La recente devastazione causata dalla tempesta Daniel in Libia solleva interrogativi urgenti sulla vulnerabilità di altre regioni mediterranee, inclusa l’Italia e in particolare la Sicilia, a eventi meteorologici estremi. La Sicilia, essendo una delle più grandi isole del Mediterraneo, è particolarmente esposta a questi fenomeni. Uno dei principali pericoli è l’innalzamento del livello del mare, che potrebbe esacerbare gli effetti delle tempeste e delle inondazioni costiere. Le zone costiere densamente popolate della Sicilia sarebbero le più colpite, con potenziali danni a infrastrutture, abitazioni e attività economiche come il turismo e la pesca.Un altro aspetto preoccupante è l’aggravarsi delle condizioni di siccità dovute ai cambiamenti climatici. Questo potrebbe avere un impatto significativo sull’agricoltura siciliana, che è una delle principali fonti di reddito per l’isola.

Giulio C. Boldrini per StartNews

 

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