La strada della vergogna: un viaggio tra buche e pericoli sulla sp4.
La Strada provinciale 4 (SP4) di Enna è diventata un simbolo di tutto ciò che non funziona nel sistema delle infrastrutture italiane. Mentre politici e opinionisti dibattono sulla realizzazione di grandi opere come il ponte sullo Stretto di Messina, la realtà quotidiana per gli automobilisti che percorrono questa arteria è fatta di buche, avvallamenti e asfalto rovinato.
La strada è gestita dal Libero Consorzio di Enna e le sue condizioni sono pietose. Restringimenti mal segnalati e insidie di ogni tipo attendono chi si azzarda a percorrere questo tratto, tanto da aver guadagnato il soprannome di “Strada della Vergogna“. Curiosamente, mentre fondi vengono stanziati per ammodernare altre strade nella provincia, la SP4 sembra essere stata dimenticata. Questo solleva interrogativi sulla gestione e sulle priorità politiche.
Non è raro vedere automobilisti che, per evitare i pericoli, utilizzano la corsia di sinistra, ignorando completamente l’altra corsia rovinata. Anche i pulman turistici, diretti alla Villa romana del Casale, sono costretti a cambiare itinerario, optando per lo svincolo di Enna. Un dettaglio che fa pensare male sulla gestione di questa strada, considerando che è un’arteria importante per il turismo e il traffico locale e forse qualcuno non gradisce che l’itinerario non passi per il capoluogo.
Ma chi sono i veri responsabili di questa situazione? È tempo che le autorità competenti intervengano per risolvere un problema che mette a rischio la sicurezza di chi percorre la SP4 quotidianamente. Mentre i dibattiti su nuove infrastrutture continuano, la vita di chi utilizza questa strada rimane quotidianamente in pericolo.
Nicola Lo Iacono