Sottomarino disperso: corsa contro il tempo per salvare i cinque passeggeri
È una drammatica corsa contro il tempo quella che stanno conducendo le autorità statunitensi e canadesi per cercare di salvare le cinque persone a bordo del piccolo sottomarino Titan, disperso da ieri nell’Atlantico mentre era sulle tracce del relitto del Titanic, adagiato a 3800 metri di profondità a circa 600 chilometri dalle coste nordamericane di Terranova.
Il Titan è un batiscafo turistico della società OceanGate, che offre la possibilità di visitare il famoso relitto a bordo di un mini sommergibile dotato di wi-fi e bagno, al costo di 125mila dollari a persona. Tra i passeggeri ci sono tre facoltosi ospiti (due pachistani e uno britannico), il pilota francese Paul-Henry Nargeolet, esperto di immersioni subacquee, e il Ceo della OceanGate Stockton Rush.
I contatti con il Titan sono stati persi da ormai oltre 20 ore, un’ora e 45 minuti dopo la sua immersione in profondità. Le ricerche sono condotte dal mare e dal cielo, con l’ausilio di sonar, radar e aerei. Ma le difficoltà sono molte: la zona è remota, il fondo marino è irregolare e l’ossigeno a bordo del sottomarino è sufficiente solo fino a venerdì.
La OceanGate ha espresso preoccupazione per la sorte dei suoi clienti e dipendenti, ammettendo che anche se li trovassero in tempo, non sarebbero sicuri di poterli recuperare vivi. Alcuni ex dipendenti della società hanno denunciato problemi di sicurezza e controlli superficiali sulle attrezzature.
Il Titanic affondò il 15 aprile 1912 dopo aver urtato un iceberg durante il suo viaggio inaugurale da Southampton a New York, causando la morte di oltre 1500 persone. Il suo relitto fu scoperto nel 1985 dallo scienziato Robert Ballard e da allora è stato visitato da poche centinaia di persone.
Attilio Franchi per StartNews