Piazza Armerina – Il BaRock Festival un’esperienza da ripetere. Elemento strategico per destagionalizzare il turismo
Il BaRock Festival si è chiuso ieri e il bilancio, al di là di qualunque strumentalizzazione politica, non può che essere positivo, anche se trattandosi di un “numero zero” ha ancora davanti a se molta strada da compiere per trasformarsi in una grande manifestazione siciliana. L’idea è buona, il risultato in termini sia di immagine che di economia , è andato oltre le aspettative, ma occorrerà lavorare sodo per riproporla allargando magari la base musicale e soprattutto riuscendo a coinvolgere un grosso network televisivo che ne curi la distribuzione. Sono convinto che sia l’assessore Ettore Messina che il sindaco Nino Cammarata sono consapevoli di queste necessità e, se saranno loro a curare la manifestazione, interverranno per far cresce il BaRock Festival.
Oltre che un successo dal punto di vista degli arrivi la manifestazione di Piazza Armerina è stata anche uno spettacolo musicale variegato e gradevole. Soprattutto è stato un modo di fare cultura in un paese, come l’Italia, dove c’è tanta necessità di avvicinare i giovani alla buona musica.
Qualcuno, preso dal clima elettorale, ha ovviamente tentato di innescare polemiche attraverso i social, dimostrando poco amore per la città, impegnata nel tentativo di emergere nel mercato turistico siciliano. Penso che tutti dovremmo godere nel sapere i nostri B&B stracolmi, i ristoranti pieni e i bar affollati. La politica dovrebbe essere messa da parte quando si parla di interessi che coinvolgono la città e il benessere dei cittadini.
Il BaRock Festival si propone come un elemento strategico nella destagionalizzazione del turismo che potrebbe realizzarsi anche con una terza manifestazione di interesse regionale da collocare alla fine di ottobre e una serie di attività collaterali, grazie all’intervento di associazioni e dei comitati di quartiere, da inserire nei fine settimana. Piazza Armerina potrebbe così non solo destagionalizzare il turismo ma diventare la capitale del tempo libero nei fine settimana. Tutto questo creerebbe una serie di opportunità per i giovani nel settore turistico. Questo è il passo che la città deve fare se vuole crescere e diventare più ricca.
Nicola Lo Iacono