Stallo tra l’Assessore alla Sanità e i sindacati dei laboratori di analisi e specialisti convenzionati
Il primo incontro tra l’Assessore alla Sanità e le organizzazioni di categoria dei laboratori di analisi e degli specialisti convenzionati si è concluso senza raggiungere un accordo. Di conseguenza, la protesta che sta portando i privati a far pagare esami e visite per intero rifiutando le ricette continuerà. Tuttavia, la partita tra la Regione e i sindacati non è ancora conclusa, con un round decisivo previsto per la prossima settimana.
Nel frattempo, il caos regnerà in un settore cruciale come quello degli esami di laboratorio e delle visite specialistiche. Il vasto fronte sindacale si è diviso: 11 sigle sono a favore di un inasprimento della protesta, mentre 5 hanno scelto di allentare la pressione sull’assessorato, puntando su un accordo che potrebbe essere raggiunto.
Da oltre un mese, le 17 sigle dei convenzionati protestano contro i tagli ai budget decisi dal governo sul finire della scorsa legislatura. A fine febbraio, la protesta ha portato a una serrata di una settimana e in alcuni giorni i laboratori di analisi hanno fatto pagare gli esami per intero rifiutando le ricette. Il motivo è legato al fatto che il budget mensile – secondo i sindacati – si esaurisce intorno al giorno 20 del mese. Uno scenario che si è ripetuto anche in questa fase finale di marzo.
Le conseguenze di questa situazione si riflettono negativamente sui pazienti, che si trovano a dover affrontare maggiori costi e difficoltà nell’accesso agli esami e alle visite specialistiche. La speranza è che la prossima settimana possa portare a un accordo tra le parti coinvolte, mettendo fine alla protesta e garantendo un servizio più efficiente e accessibile a tutti.
B.L.