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Mauro Di carlo si candida a sindaco: «Restituire dignità e prestigio a Piazza Armerina»

Mauro Di carlo si candida a sindaco: «Restituire dignità e prestigio a Piazza Armerina»

Un altro candidato scioglie la riserva e si aggiunge ai politici che già ufficialmente hanno avanzato la loro candidatura. Si tratta di Mauro Di Carlo che già nel 2018 aveva tentato l’avventura appoggiato da tre liste civiche. In attesa di poter conoscere il programma del candidato del PD pubblichiamo il comunicato con il quale ha annunciato la sua candidatura.

«Restituire dignità e prestigio a Piazza Armerina. Questa la molla che muove la mia decisione di accettare la candidatura a sindaco della città».

Mauro Di Carlo accetta la candidatura a primo cittadino di Piazza Armerina. La decisione è maturata nel corso di un’affollata assemblea cittadina che ha salutato con un lunghissimo applauso l’appassionato annuncio fatto dal segretario cittadino Dario Azzolina. Nel suo intervento, il segretario del PD piazzese, ha riferito di interlocuzioni avanzate con altri settori politici della città interessate a una partecipazione attiva a questo nuovo progetto. La manifestazione ha registrato l’intervento della deputazione della provincia di Enna.

«La candidatura è stata legittimata dagli interventi dell’onorevole Stefania Marino, parlamentare nazionale del PD e dall’onorevole Fabio Venezia, deputato al Parlamento regionale siciliano e da Katia Rapè, segretaria provinciale del PD della provincia di Enna. – sottolinea Mauro Di Carlo – Un riconoscimento che ufficializza e rafforza la scelta che è stata operata dagli iscritti e dai simpatizzanti del PD di Piazza Armerina. In un’epoca di improvvisazione assoluta, questa metodica democratica di procedere opera un distinguo netto. Questa è una candidatura nata alla luce del sole e nel pieno rispetto delle regole di un’organizzazione autenticamente democratica. È venuto il tempo delle scelte nette, chiare. Scelte che conducano la serietà e la competenza al governo della città».

Restituire dunque il giusto rilievo a Piazza Armerina, questo il nuovo progetto politico che si candida alla guida della prossima amministrazione comunale.

«Proporremo un progetto di serietà e competenza. Contro questa ormai insopportabile immagine di città dei balocchi, facendo finta di non vedere che il paese affonda nel fallimento totale, non solo economico. I piazzesi saranno chiamati a scegliere tra la credibilità di una scelta di serietà e l’alternativa di una comunità priva di ogni futuro e di un ruolo politico di prestigio all’interno nello scenario provinciale».

Una folta comunità di giovani erano presenti all’annuncio della candidatura come non si registrava da anni.

«Senza retorica deve essere soprattutto questo il tratto autentico di questo nuovo impegno – ribadisce il candidato a sindaco del PD piazzese – Favorire una nuova generazione chiamata a dare un volto nuovo alle nostre istituzioni. Questo è il messaggio che giunge dal vento di rinnovamento. Soprattutto vogliamo dare voce a quella parte della città che non si sente rappresentata. Una componente non necessariamente riconducibile al solo PD. Uomini e donne di questa città, di ogni formazione e provenienza che hanno voglia di vivere in una Piazza Armerina degna. Questo progetto politico si rivolga a tutti, nessuno escluso. Sono certo che riusciremo a coinvolgere tutte le fasce sociali della popolazione, a cominciare da quanti, e sono tanti, vivono condizioni quotidiane di grave disagio, di esclusione, di difficoltà. Lo faremo per conferire a tutti dignità. La stessa dignità che ci hanno trasmesso i nostri nonni contadini, operai, artigiani, commercianti. Gente che ha sempre tenuto la testa alta e la schiena dritta. Gente che popolava una Piazza Armerina che era sinonimo di cultura e benessere».

Dall’opposizione alla guida della città.

«Per cinque anni ho svolto con impegno e serietà il mio compito di consigliere comunale – conclude Di Carlo – È stato un impegno duro e gravoso. Come ho cercato di fare sempre nella mia professione, nella quotidianità della mia famiglia. Il vento è cambiato e non si può fermare».

 

 

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