La Cassazione: biglietto aereo rimborsabile in caso di sciopero
Gli scioperi delle compagnie aeree sono una fonte di grande frustrazione per i passeggeri in partenza, in quanto possono causare ritardi e cancellazioni dei voli prenotati. Tuttavia, ci sono buone notizie per coloro che si trovano in questa situazione: è possibile far valere il proprio diritto al rimborso.
La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza, la numero 4261 del 10/02/2023, che stabilisce che i passeggeri hanno diritto al rimborso in caso di cancellazione del volo a causa di uno sciopero aereo. La sentenza è stata emessa in seguito al ricorso di un cliente che aveva acquistato un pacchetto turistico, ma che non aveva potuto utilizzarlo a causa della cancellazione del volo Bari-Parigi in data 15/12/2017.
Secondo la Corte di Cassazione, il motivo della cancellazione del volo non è sufficiente per giustificare la mancata adozione di misure alternative per minimizzare i disagi dei passeggeri. In altre parole, la compagnia aerea deve dimostrare di aver fatto il possibile per minimizzare l’impatto dello sciopero sui passeggeri.
Questa sentenza è una buona notizia per i passeggeri che si trovano in questa situazione. Tuttavia, è importante ricordare che il rimborso non è automatico e che i passeggeri dovranno fare domanda alla compagnia aerea per ottenerlo.
In generale, gli scioperi aerei sono un problema comune per i passeggeri in partenza. È importante essere consapevoli dei propri diritti e di come farli valere. In caso di ritardi o cancellazioni del volo, i passeggeri hanno diritto a una serie di compensazioni, che possono includere il rimborso del biglietto, il trasporto alternativo o il risarcimento per eventuali danni subiti.