Il consigliere Cimino: “il Chiello come una macchina di grossa cilindrata ma vuota”
Nei giorni scorsi, ho espresso soddisfazione per le notizie di avvio lavori nella via d’accesso all’ospedale Chiello, per l’illuminazione sistemata, oltre alla notizia della prossima apertura dei posti di rianimazione. Quindi a breve dovremmo avere un ospedale in ottime condizioni; ma ho avuto modo di constatare che alcuni problemi reali c’erano e ci sono. Abbiamo una macchina di grande cilindrata, ma all’interno manca di tutto; il magazzino apre solo due giorni la settimana per tre ore, quindi se nei reparti dovesse servire qualcosa, si deve aspettare il giorno di apertura, manca l’essenziale o c’è in quantità limitata; mancano i rotoli di carta igienica, rotoli di carta asciugamani, rotoli per i lettini, il detergente per le mani e i nostri operatori sanitari medici e infermieri, a cui va il mio più sincero ringraziamento, per il grande lavoro che fanno in condizioni poco ottimali, devono fare i salti mortali pur di non far mancare l’indispensabile ai pazienti.
Senza contare che, abbiamo un piano aziendale approvato da oltre 4 anni ( Gennaio 2019) e mai pienamente realizzato; ecco, probabilmente è da li che dovremmo partire. L’unica ambulanza che abbiamo, è momentaneamente ferma in officina, per cui, quando ci sono urgenze, bisogna chiamare il 118 o l’elisoccorso. Per garantire invece l’attività ordinaria, si ricorre spesso alle associazioni private con ulteriore aggravio di spesa per l’azienda sanitaria. In tutto ciò, la direzione generale provinciale latita, e questa non è una novità, ma la direzione sanitaria del Chiello, che dovrebbe richiedere un maggiore intervento a riguardo cosa fa? Capisco che è a corto di personale, un po come molti reparti, il Cup per esempio; spesso per una prenotazione, i cittadini aspettano ore; ci sono liste di attesa lunghissime per cui, chi ha la possibilità economica va a pagamento o furi sede per prestazioni che potrebbe fare nel proprio ospedale, chi non ne ha la possibilità, è costretto ad aspettare mesi se non anni, o ancora peggio, rinuncia a curarsi.
A questo punto, sarebbe opportuno che chi ha la responsabilità del buon funzionamento dell’ospedale, batta i pugni affinchè determinate condizioni non perdurino. Inoltre, si era da poco avviato l’ambulatorio di Senologia con molte speranze per le donne piazzesi e non, ma purtroppo, nonostante moltissime prenotazioni, l’ambulatorio in questione è già chiuso, senza tra l’altro che qualcuno abbia avuto il buon senso di comunicarlo alle decine e decine di donne che avevano gli appuntamenti fissati. Forse perché lo stesso reparto da poco è stato inaugurato a Enna? Credo sia necessario che, sia il Sindaco in qualità di primo ufficiale sanitario cittadino, che l’onorevole Lantieri in qualità di deputata del territorio, intervengano immediatamente affinchè a molte di queste criticità, venga data la giusta attenzione in tempi brevi. I cittadini piazzesi, devono sapere di poter contare su un ospedale efficiente e bisogna inoltre mettere gli operatori sanitari, nelle condizioni di poter lavorare sereni e sicuri di poter offrire a chi ne ha bisogno, efficienza, efficacia a 360 gradi.
Consigliere Totò Cimino