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Il saluto di Enna alle suore dell’ospedale

Il saluto di Enna alle suore dell’ospedale

Sancito ieri sera, durante una partecipata celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo  monsignor Rosario Gisana, il saluto alle “Figlie della Sapienza”, Irma e Venera, ultime suore della congregazione del Montfort,  dopo che le superiori hanno deciso di liquidare la loro presenza a Enna. Le Figlie della Sapienza sono state comunemente conosciute come le “Suore dell’ospedale”. Sempre attive nel  nosocomio Umberto I non hanno fatto mancare agli ammalati tenerezza e cura e al personale di comparto, vicinanza umana e spirituale, oltre che collaborazione di ogni genere. Sono state, inoltre, sempre accanto ai vari cappellani, collaborandoli nella pastorale sanitaria. Le religiose, da circa  dieci anni abitavano in un appartamento in Via Piave, territorio della parrocchia di San Bartolomeo e qui sono state accolte  dai parroci che si sono succeduti, prima  don Giacomo Zangara e adesso don Sebastiano Rossignolo. Le suore non si sono occupate soltanto dell’ospedale ma hanno coadiuvato i parroci, curando cenacoli evangelici, occupandosi dei malati e dei  poveri in parrocchia. Suor Irma, va ricordato, è stata incaricata dal vescovo, della Pastorale della salute. All’inizio della celebrazione don  Sebastiano Rossignolo, ha sottolineato che si trattava di una festa “malinconica”, non mancando di far presente come Enna,  ultimamente si stia svuotando di presenze religiose importantissime: va ricordato difatti, che negli ultimi anni sono andate via le monache di clausura Carmelitane del convento di San Marco, le suore Canossiane di San Tommaso e i padri Carmelitani del convento di San Giuseppe e, adesso, le Figlie della Sapienza.  Il vescovo ha evidenziato l’importanza della presenza delle suore a Enna: “La loro testimonianza è stata preziosissima, ma la tristezza di questa sera deve diventare preghiera. Da un lato le ringraziamo e dall’altro preghiamo per loro benedicendole”. Anche l’Amministrazione Comunale ha voluto essere presente con un breve saluto e ringraziamento da parte del vicesindaco Francesco Comito.  A concelebrare e a servire all’altare, oltre al vescovo monsignor Rosario Gisana e al parroco, don Sebastiano Rossignolo,  frà  Salvatore Di Bartolo, parroco di Montesalvo  e i diaconi Mimmo Cardaci, Salvatore Orlando e Piero Valenti. Per le suore, oltre a suor Irma e suor Venera, presenti suor Bruna, economa provinciale, incaricata di portare il saluto dalla madre provinciale suor Natalia e suor  Piera che è stata la superiore. Le Figlie della Sapienza  giunsero a Enna nel 1943/44, durante la guerra e si insediarono presso l’ospedale prestando  assistenza ai malati, vedendo in essi Gesù sofferente. Sono sempre state accolte con rispetto e stima, e hanno  curato i malati  con tenerezza e affetto fraterno. Hanno sempre, in questo mezzo secolo e mezzo diffuso la  Parola di  Dio nelle famiglie, si sono occupate dei  carcerati, della  formazione degli infermieri, instaurando  buoni rapporti con gli allievi e contribuendo a fornire loro un’ottima formazione umana e spirituale. Si sono prodigate con i giovani organizzando esercizi spirituali in Italia e Europa.  Anche chi scrive ha partecipato a campi estivi da esse organizzate. Sono state per Enna una presenza effettiva e concreta.  Il loro ramo maschile, ovvero i Padri Monfortani, per un lungo periodo di tempo, erano chiamati dal compianto monsignor Francesco Petralia, a  predicare il mese della Madonna in duomo . Molte suore ricordano questo tempo ad Enna come il più bello della Loro vita. E come non ricordare la compiante suor Maria Donata, suor Franca, e le viventi suor Maria Grazia, suor Alberta e suor Giuseppina. Commovente il discorso di commiato di Eduardo Guarneri, un giovane della parrocchia. Le suore, per bocca di suor Bruna, hanno, a margine della celebrazione, ringraziato il  vescovo, il parroco gli amministratori dell’ospedale e della città. “Tutti siete nel cuore delle Figlie della Sapienza che soffrono perché devono lasciarvi”, ha detto suor Irma ma voi resterete nel nostro cuore come, siamo certe, noi rimarremo nel vostro”.

Mario Antonio Pagaria

 

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