Il sindaco Filippo Miroddi chiede visibilità a StartNews.
Caro signor sindaco Startnews è a sua disposizione anche per raccogliere una sua intervista che le permetterà di far conoscere il suo programma agli elettori. La sua preoccupazione di essere tagliato fuori da questo tipo i comunicazione è completamente infondata anche perché il giornalista Concetto Prestifilippo durante l’incontro con il candidato a Sindaco Marco Di Dio Datola ha chiaramente parlato, per conto della nostra testata, di un’ intervista a tutti i candidati.
Preciso che non avrei nessun obbligo di porle il microfono perché le testate giornalistiche on line non sono soggette alla par condicio ma ritengo che privare i cittadini di un’informazione è sempre un danno per la collettività e se lo facessi mi comporterei come ha fato lei in questi cinque anni: escludendoci da ogni conferenza stampa e impedendoci di fatto di informare i nostri lettori su alcuni aspetti della sua amministrazione.
Vede, signor sindaco, la nostra filosofia è stata sempre e sempre sarà quella di dare spazio a tutti coloro che hanno qualcosa da dire e lei sa benissimo che quando, quelle poche volte, ha inviato dei comunicati sono stati pubblicati senza alcun commento. Inoltre in questi anni l’ho aspramente criticata, l’ho anche presa in giro con la nostra satira, ma la invito a trovare in una sola riga dei nostri articoli un’offesa personale nei suoi confronti, non la troverà.
Lei ha preferito invece offendere costringendoci anche a querelarla per diffamazione ma nonostante tutto non è questo che ha reso difficili i nostri rapporti. Vede signor sindaco io credo che quando una persona occupa un posto come il suo e ha un ruolo così importante per la collettività in cui vive dovrebbe dimostrare sempre e in ogni caso di avere coraggio, soprattutto il coraggio delle proprie idee. Perché quando si ha il coraggio si ha la forza di controbattere a qualunque obiezione per quanto precisa e circostanziata possa essere. Lei in questi anni non si è rifiutato di dialogare con Startnews ma con la gente che ha governato, dimostrando poco rispetto per miglia di cittadini e paura del loro giudizio. Un giudizio che comunque adesso dovrà accettare il 10 giugno e che mi auguro oltre che scontato sia anche severo.
Un’ultima cosa: avrebbe potuto anche chiamare di persona per chiedere spiegazioni (anche per non mettere in imbarazzo certi intermediari).
Nicola Lo Iacono