Riorganizzazione del lavoro causa covid-19: la Camera di Commercio Pa-En tra i primi enti nella P.A.
Riduzione di costi, efficientamento delle risorse, risparmi significativi sui costi di funzionamento. A tre anni dall’accorpamento delle due Camere di Commercio di Palermo ed Enna, gli obiettivi operativi raggiunti sono significativi pur avendo ottenuto la riduzione delle spese in generale. Ma anche una capacità di immediata risposta alla riorganizzazione del lavoro imposta dallo stato di emergenza Covid-19, con l’adozione di tutti i provvedimenti utili e necessari alla messa in sicurezza dell’ente, dei dipendenti e degli utenti (disinfestazione, mascherine, chiusure uffici, smart working). In particolare, si è rivelata tra i primi enti della pubblica amministrazione nell’adozione di provvedimenti immediati che sono poi diventati “linee guida” per gli altri enti camerali italiani.
Lo smart working della Camera di Commercio –al contrario di molte amministrazioni pubbliche – ha raddoppiato ed a volte triplicato l’efficienza operativa del personale. Durante il periodo di emergenza sono arrivare migliaia di istanze iscrizioni/variazioni, di cui oltre i 2/3 evase in pochi giorni; sono stati gestiti 125.194 protocolli in entrata/uscita; si sono svolti in webinar seminari informativi per le imprese con oltre 4.850 iscritti risultando la prima Camera di Commercio d’Italia per numero di webinar/utenti collegati. E’ quanto emerge dalla relazione previsionale e programmatica per il 2021, lo strumento di programmazione dell’utilizzo delle risorse, purtroppo oggi scarse, per la realizzazione dei progetti camerali nel rispetto della garanzia della corretta erogazione dei servizi obbligatori oggi più necessari che mai al sistema delle imprese.
“Malgrado l’emergenza Covid19 non abbiamo mai interrotto le attività ed i servizi – sottolinea il presidente Alessandro Albanese – assicurando, anche in collaborazione con le Prefetture di Palermo ed Enna, la continuità di tutto il sistema economico che ha visto ogni giorno garantire gli approvvigionamenti di beni di prima necessità – alimentari e medicinali- per le famiglie bloccate dal lockdown. Così mentre molte Camere di Commercio sono state costrette a sospendere ogni attività di sportello e chiudere gli uffici, a Palermo ed Enna invece sono stati sempre garantiti tutti i servizi”.
Sono state assicurate sanificazioni orarie e giornaliere continue e rigidissimi protocolli di sicurezza e sanità nei confronti del personale e dell’utenza, e collaborando anche con la Protezione civile. “Il risultato dei provvedimenti adottati – spiega il segretario generale Guido Barcellona – è che a oggi non si sono registrati casi di positività di dipendenti o utenti durante tutto il periodo interessato. Ovviamente la guardia resta alta ed il pericolo è dietro l’angolo ma il risultato è da considerarsi eccellente in considerazione dei tassi di contagiosità rilevati nei nostri territori”. I servizi online sono aumentati e grazie ad una significativa campagna di sensibilizzazione locale e nazionale, oggi gli imprenditori che usufruiscono del servizio gratuito del cassetto digitale hanno superato le 112.153 unità ed è in aumento malgrado la scarsa percentuale di adesione (10%). Il Consiglio Camerale ha condiviso l’idea di proseguire nella massima diffusione della “transizione digitale” delle imprese e del “cassetto digitale” dell’imprenditore che consente al legale rappresentante di ciascuna impresa di consultare in modo semplice ed immediato dal proprio smartphone tutte le informazioni aggiornate e lo stato delle pratiche inviate al Registro Imprese”, aggiunge Albanese.
Tra gli obiettivi del triennio 2020-2022 c’è quindi il potenziamento del Punto Impresa Digitale, uno tra i primi in Italia per target raggiunti, anche per l’orientamento e l’accompagnamento alla digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese. Per orientare le imprese verso le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale è fondamentale che i Punti Impresa Digitale dispongano di risorse professionali aggiornate, adeguatamente formate e capaci di supportare le scelte delle imprese nella adozione delle tecnologie “abilitanti” e nell’adeguamento dei propri modelli di business.
Ma la Camera di Commercio di Palermo Enna per il suo ruolo è chiamata a far emergere le energie positive e ad operare con l’obiettivo del contrasto di ogni forma di illegalità. Per questi motivi gli uffici camerali sono costantemente al lavoro con le forze dell’ordine e le Prefetture. Estorsione, usura, contraffazione dei marchi, abusivismo commerciale, ricorso al lavoro nero, mancata applicazione delle norme a tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro minano alla base i principi di concorrenza, determinando costi insostenibili per la singola azienda e per l’intero sistema economico, poiché rappresentano costi occulti, atti di concorrenza sleale che in ogni caso riducono il livello di competitività, che, invece, dovrebbe animare il libero mercato. “Un mercato ormai ampiamente globalizzato, un sistema economico aperto in cui è vitale – spiega Albanese – per la sopravvivenza della nostra struttura imprenditoriale, che le imprese si liberino da queste forme di illegalità vero freno all’intrapresa economica, alla sua affermazione e sviluppo”.
Un Consiglio camerale forte, coeso e volenteroso – cui si sono da poco aggiunti due importanti professionalità, Giuseppe Pezzati (Confartigianato) e Luigia Castellana (Confesercenti)- a supportare le imprese in questo momento di emergenza orientato a concreti obiettivi oltre alla transizione digitale: l’orientamento ed il placement nei percorsi di alternanza scuola-lavoro; la promozione delle filiere Made in Italy ed in particolare made in Sicily; la competitività del sistema impresa; la nascita di nuove start-up; la consulenza, la formazione ed il supporto alle imprese per le attività di internazionalizzazione; lo sviluppo delle iniziative per il turismo; il riavvio ed il rafforzamento dei percorsi di trasparenza e legalità per l’affidabilità e la tracciabilità di lavoro-merci-danaro-informazioni-transazioni; il contrasto ad altre attività illegali quali la contraffazione dei marchi; il contrasto all’abusivismo commerciale; l’incentivazione al rispetto dell’ambiente e all’osservanza delle norme negli ambiti dei gestori di rifiuti; la valorizzazione dei distretti produttivi e rafforzando i legami fra turismo, cultura e sapori tradizionali; la valorizzazione delle eccellenze dell’agricoltura; l’efficientamento e la razionalizzazione del Registro delle Imprese; i servizi di mediazione e conciliazione, la condivisione di progetti ed obiettivi con gli ordini professionali.
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