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Il ricorso del quartiere Casalotto, il coordinatore del Palio Dino Vullo:”basato sul nulla”

Il ricorso del quartiere Casalotto, il coordinatore del Palio Dino Vullo:”basato sul nulla”

“Il ricorso presentato ieri sera dal quartiere Casalotto è basato sul nulla”. La dichiarazione è del coordinatore generale del Palio dei Normanni, Dino Vullo, che smentisce seccamente che vi sia stato l’obbligo di utilizzare lo stesso cavallo sia nelle prove che nella gara ufficiale. “Come si evince dai documenti  – afferma Dino Vullo – era possibile per i cavalieri iscrivere due cavalli. La frase riportata nel modulo riguarda l’utilizzo dello stesso animale durante la sessione di prove o durante la gara”.  In pratica secondo il coordinatore la prescrizione stabiliva che il cavaliere poteva decidere a inizio gara o a inizio delle qualificazioni  di utilizzare uno di due cavalli iscritti e, fino al termine della  sessione di prove o fino al termine della gara ufficiale, non era più possibile cambiarlo.
L’equivoco riguarda il testo riportato nel modulo di iscrizione che affermava: «…fermo restando che per questa edizione del Palio dei Normanni è possibile utilizzare esclusivamente un solo cavallo, sia durante le prove che per la giostra».

La costruzione un po’ infelice del periodo e la punteggiatura errata in effetti fa nascere più di qualche dubbio sulla sua interpretazione ma Dino Vullo chiarisce: “questa norma è stata discussa e introdotta di comune accordo con i quartieri e ha una propria ragione nel fatto che dovendo velocizzare le operazioni sul campo, così come richiesto dalle forze dell’ordine, abbiamo voluto evitare che i cavalieri durante la prova decidessero di cambiare cavallo perdendo del tempo a causa delle ovvie operazioni di preparazione dell’animale, nel contempo era necessario accettare l’iscrizione di due cavalli visto che è importante averne uno di riserva”.
In effetti, come ricorda lo stesso Vullo, negli anni passati era possibile per i cavalieri decidere di affrontare la prova della mazza con un cavallo e quella della lancia con un altro, operazione che comportava una certa perdita di tempo. Le polemiche al termine del Palio dei Normanni sono d’obbligo e sottolineano quanto i piazzesi siano attaccati a questa tradizione. In ogni caso il ricorso verrà esaminato.

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