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La Guardia di Finanza festeggia il 246° anniversario della sua fondazione. Il bilancio operativo

La Guardia di Finanza festeggia il 246° anniversario della sua fondazione. Il bilancio operativo

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna ha festeggiato il 246° anniversario della Fondazione del Corpo con una sobria cerimonia a carattere interno e non in armi riservata ai militari dei Reparti operanti nella provincia di Enna, partecipata da una rappresentanza della locale Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Come di consueto, la celebrazione ha avuto inizio con la lettura, rispettivamente, dei messaggi del Capo dello Stato e del Comandante Generale del Corpo.

La cerimonia è poi proseguita con una breve allocuzione del Comandante Provinciale – Col. t. ISSMI Giuseppe LICARI – ove dopo aver tracciato una breve sintesi del bilancio dell’attività operativa svolta nell’anno 2019, e con riferimento al periodo compreso dal 1 gennaio al 31 maggio 2020 in relazione alle attività emergenziali epidemiche, si è soffermato sull’impegno straordinario profuso dalle Fiamme Gialle ennesi chiamate, in conformità alle direttive operative impartire dell’Autorità di vertice, a vigilare sull’osservanza delle stringenti misure di contenimento del contagio e nel contempo, concorrere, alle necessarie attività di sostegno, comunicazione e sensibilizzazione per attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestata da cittadini, imprese e professionisti a causa della pandemia da Covid-19.

BILANCIO OPERATIVO ANNO 2019 DEL COMANDO PROVINCIALE ENNA

Nel 2019 la Guardia di Finanza di Enna ha eseguito in totale 2591 interventi operativi e 507 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale, frodi iva, indebite compensazioni e traffici illeciti sulla circolazione di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio provinciale su cui si sta concentrando l’attenzione del Corpo per contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dall’evasione e dalle frodi fiscali (punto 1 della scheda in allegato).

In materia di economia sommersa sono stati individuati 29 soggetti sconosciuti al Fisco evasori totali- (punto 2 della scheda in allegato).

Ammontano complessivamente a 15 gli interventi nel settore delle accise, che hanno portato alla contestazione di consumi in frode di circa 20.000 kilogrammi di carburante agricolo (punto 3 della scheda in allegato).

Nel comparto dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati 28, conclusi con la verbalizzazione di 73 soggetti per violazioni alla specifica normativa.

CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Nel settore del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica sono stati 154 gli interventi, 50 le deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e contabile. Con riferimento alle prestazioni sociale agevolate, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 34 soggetti anche in materia di “reddito di cittadinanza” (punto 6 della scheda in allegato). Scoperte, a livello provinciale, rilevanti indebite percezioni e richieste di contributi nel settore dei “Fondi Strutturali” e della Politica Agricola Comune per oltre 9, milioni di euro (punto 4 della scheda in allegato). Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per circa 8,6 milioni di euro, a carico di 68 responsabili (punto 5 della scheda in allegato).

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che va a profilarsi, contraddistinto dalla sempre più esiziale ed urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” anche nella delicata fase post emergenziale. Nel 2019, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 15 soggetti (punto 7 della scheda in allegato). In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 113 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 31 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio.

Sul fronte della prevenzione, il Reparti dipendenti hanno proceduto a sottoporre ad approfondite indagini n. 16 segnalazioni di operazioni sospette, pervenute dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria. Nel settore della tutela del mercato dei beni e dei servizi i Reparti operativi hanno effettuato 37 interventi sottoponendo a sequestro oltre 10.000 prodotti industriali contraffatti e/o non sicuri (punto 9 della scheda in allegato).

CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E CONCORSO ALLA SICUREZZA INTERNA ED ESTERNA DEL PAESE

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza del Paese, la Guardia di Finanza assicura attraverso il “controllo economico del territorio”, ed il “dispositivo permanente a contrasto dei traffici illeciti”, congiuntamente alle altre forze di Polizia a competenza generale, un costante presidio contro le diverse forme di illegalità.

In materi di contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti sono stati disposti specifici servizi con particolare riferimento agli ambienti scolastici, luoghi di aggregazione giovanile ed ai mercati all’aperto. L’attività nel particolare settore condotta nell’anno 2019 dai Reparti del Comando Provinciale di Enna ha consentito di pervenire al sequestro di circa 3 kilogrammi di droghe leggere – ed alla conseguente verbalizzazione di 28 soggetti responsabili, nonché alla individuazione e distruzione di una piantagione di marijuana (punto 8 della scheda in allegato).

Merita far cenno, inoltre, alla crescente fiducia che il cittadino dimostra di nutrire verso il servizio di pubblica utilità “117”, di fatti molte delle segnalazioni pervenute presso la Sala Operativa hanno innescato specifiche attività di controllo da parte delle componenti territoriali del Corpo, consolidando sempre più il prestigio della Guardia di Finanza di Enna nell’area di responsabilità, quale Polizia sociale a competenza economico-Finanziaria.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nella particolare contingenza che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Sono circa 4.000 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a livello Provinciale a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia: 41 persone denunciate/segnalate, a vario titolo, per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza, di cui 1 tratta in arresto.

Con specifico riguardo al contrasto all’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico del paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati già svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 8 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, per un valore di oltre 1 milione di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. I provvedimenti di sequestro operati in applicazione della normativa antimafia hanno invece raggiunto la quota 471 mila euro circa.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite all’illecita commercializzazione di dispositivi sanitari e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica.

Sono stati sviluppati n. 76 interventi a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di eventuali manovre speculative. In questo ambito, è stata approfondita la corretta dinamica di formazione dei prezzi, al fine di prevenire potenziali condotte illecite.

Durante l’emergenza da COVID-19, che ha interessato l’intero territorio provinciale con la individuazione di due c.d. “zone rosse” su venti comuni della Provincia ennese, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 20 militari.

Guardia di Finanza

 

SCHEDA SULLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI SERVIZIO DEL COMANDO PROVINCIALE ENNA

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale

Una delle più rilevanti operazioni a contrasto dell’evasione fiscale ha riguardato un peculiare caso di tassazione di proventi illeciti, in capo ad un consulente finanziario senza scrupoli che raggirava ignari risparmiatori i quali gli affidavano gran parte dei propri denari con la promessa di fruttuosi profitti. Per lui, a seguito di mirate indagini, si erano rilevate chiare responsabilità in ordine ai reati di truffa ed appropriazione indebita per centinaia di migliaia euro. Con questa accusa veniva individuato e segnalato alla Procura della Repubblica dal locale Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Enna. Al fine di recuperare a tassazione i proventi derivanti dall’attività illegale posta in essere dal “professionista”, veniva, altresì, avviata una verifica fiscale conclusasi con la segnalazione di “redditi diversi” pari a circa mezzo milione di euro percepiti in violazione tributaria.

Economia Sommersa

Scoperta dalla Tenenza di Piazza Armerina (EN), una struttura avviata per l’esercizio di un B&B di una sola stanza per n. 4 ospiti regolarmente autorizzata, ma che di fatto utilizzava ben 5 immobili contigui “irregolari” privi di alcuna licenza, con capacità ricettiva fino ad un massimo di ben 25 posti letto in alcun modo mai denunciati. Contestati incassi per quasi 200.000,00 euro non dichiarati al Fisco da parte del gestore. Quest’ultimo, tra l’altro, aveva, altresì, indebitamente “trattenuto” le somme incassate a titolo di tassa di soggiorno (introdotta dal Comune il 01.01.2019), e mai versati all’Ente Locale.

Frodi nel settore delle accise

Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Enna -inchiesta Green Oil- ha svelato un collaudato sistema di frode perpetrato da 10 imprenditori, già operanti nei comuni di Enna, Catenanuova, Calascibetta, Pietraperzia, Regalbuto e Cerami, i quali hanno falsamente attestato agli uffici competenti di essere regolarmente iscritti al Registro delle Imprese Agricole. In questo modo ricevevano annualmente una cospicua assegnazione di carburante agevolato per l’agricoltura godendo della prevista riduzione delle imposte indirette (fino all’80%) applicate ordinariamente sulla fabbricazione e sulla vendita di tali prodotti (Accise – IVA). L’attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Enna, ha permesso così di accertare una truffa ai danni dello Stato e la conseguente sottrazione al pagamento delle imposte indirette relativamente ad un quantitativo di carburante agricolo di oltre 25.000 litri.

CONTRASTO AGLI ILLECITI IN MATERIA DI SPESA PUBBLICA E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Frodi in danno dei fondi strutturali e della Politica Agricola Comune

Tra i servizi di maggiore rilievo si segnala l’operazione “Terre di nessuno”: rappresenta la naturale prosecuzione delle attività condotte nell’ambito della già nota operazione “Maglie larghe” conclusasi nel mese di febbraio 2019. Le indagini sviluppate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria consentivano, unitamente alla sinergia operativa profusa con appartenenti ad altra forza di polizia co-delegata, di svelare un raffinato ed insidioso “modus” fraudolento di erogazioni Ag.E.A. destinate a fittizi imprenditori agricoli, che solo apparentemente attraverso falsi contratti, documentavano la conduzione di fondi agricoli. L’operazione oltre al contrasto all’indebita riscossione di contributi comunitari, interessa i settori del riciclaggio, auto-riciclaggio di denaro o diritti all’aiuto (titoli AG.E.A.), attraverso il coinvolgimento degli operatori dei Centri di Assistenza Agricola. L’A.G. ha disposto nell’ambito di quest’ultimo filone, sequestri preventivi per un importo di 2 milioni di euro nei confronti di n. 54 soggetti (falsi imprenditori agricoli e responsabili CAA).

Significativa è anche l’operazione “Eldorado 2” della Tenenza di Piazza Armerina che segnalava alla Procura della Repubblica di Enna n. 9 imprenditori agricoli per l’ipotesi di reato di truffa aggravata per aver indebitamente percepito fondi strutturali previsti dal PSR SICILIA 2007/2013 pari ad € 571.710,50 i quali attraverso il concorso di n. 2 imprese compiacenti, documentavano opere di miglioramento fondiario per un importo notevolmente superiore a quello reale.

Le somme relative ai lavori non realizzati venivano restituiti agli imprenditori agricoli beneficiari del finanziamento pubblico attraverso il pagamento di fatture di vendita simulate di mandorle biologiche, nella realtà mai effettuate. I responsabili venivano denunciati oltre che per le connesse ipotesi di reato penale – tributari, anche per le fattispecie di auto-riciclaggio – per aver impiegato in attività economiche imprenditoriali, denaro proveniente dalla commissione della truffa.

Frodi in danno del bilancio nazionale e danni erariali

In questo settore, vale richiamare un’attività di sevizio del Gruppo di Enna che accertava come non sono bastati 15 milioni di euro e trent’anni di tempo per far funzionare i depuratori dell’Area di Sviluppo Industriale di Dittaino (EN). E’ quanto emerso a conclusione di una laboriosa indagine riguardante la riconversione dell’impianto di depurazione già esistente presso il Consorzio ASI di Enna. Alla luce delle condotte rilevate, sono state denunciati alla locale Autorità Giudiziaria n. 11 persone, tra tecnici e funzionari pubblici che nel tempo hanno rivestito le cariche di R.U.P., Progettisti, Direttore dei Lavori, componenti la Commissione di Collaudo e di Commissario ad Acta del già Consorzio A.S.I. della Provincia di Enna, in quanto ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di falsità in atto pubblico e frode nelle pubbliche forniture. I medesimi soggetti venivano altresì segnalati alla Procura Regionale della Corte dei Conti, per le responsabilità amministrative scaturenti dalle gravi e ripetute anomalie riscontrate e dalla mancata funzionalità dell’opera, quantificando il danno erariale cagionato alla Regione Sicilia in Euro 4.935.370,12, rappresentati dal totale delle somme effettivamente erogate.

Contrasto alla illecita percezione di “Prestazioni sociali agevolate – Reddito di Cittadinanza”:

Nel comparto merita menzione l’“Operazione Inside” condotta dalle Tenenza di Nicosia (EN), Tenenza di Piazza Armerina (EN) e Gruppo di Enna che ha consentito di scoprire n. 36 imprenditori agricoli, segnalati all’A.G. in quanto percettori di fondi europei nell’ambito della P.A.C., avrebbero, attraverso false attestazioni, richiesto ed ottenuto il reddito di cittadinanza; l’importo complessivo indebitamente percepito è stato quantificato in oltre 200.000,00 euro.

Di rilievo è anche l“Operazione Brick” del Nucleo di Polizia Economico Finanziari di Enna, che ha individuato e segnalato all’A.G. n. 5 soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, in quanto se pur “condannati in via definitiva ex art 416 bis”, avrebbero, attraverso false attestazioni, richiesto ed ottenuto illegittimamente il reddito di cittadinanza; in questo caso l’importo complessivo è stato quantificato complessivamente in circa 70.000,00 euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA ANCHE ORGANIZZATA

Lotta al crimine organizzato

Tra le più significative operazioni si ricordano:

· l’operazione eseguita da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria che ha permesso l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale di beni mobili ed immobili per un valore di circa 200 mila euro nella disponibilità di un imprenditore originario del Comune di Troina (EN), condannato per associazione mafiosa;

· l’operazione “Patrimonium” del Comando Provinciale di Enna, portata a termine dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria con l’esecuzione di un decreto di sequestro di numerosi appartamenti, locali commerciali, fabbricati rurali, fondi agricoli e liquidità bancarie per un valore complessivo di oltre 600 mila euro, nei confronti di un imprenditore originario di Regalbuto (EN), sottoposto a misura di prevenzione definitiva, che aveva omesso di comunicare alla Guardia di Finanza le variazioni intervenute nel proprio patrimonio.

Contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti

A testimonianza concreta dell’impegno del Corpo nello specifico settore il Gruppo di Enna individuava e sottoponeva a sequestro – dopo attente ricerche e perlustrazioni eseguite con la collaborazione della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Palermo in area demaniale in territorio di Centuripe (Enna), una piantagione di cannabis del tipo “skunk”. L’intervento è stato posto in essere immediatamente prima della fase della raccolta, atteso che tutte le piante si presentavano in piena maturazione, consentendo così di sottrarre ai mercati di spaccio un consistente illecito profitto per circa 350 mila euro.

Tutela del mercato dei beni e dei servizi

Nel settore si fa menzione di due operazioni condotte dalla Tenenza di Nicosia che ha :

scoperto e segnalato all’Autorità Giudiziaria un soggetto privo di una qualsivoglia licenza amministrativa, risultato poi evasore totale, intento alla vendita di prodotti contraffatti nel comune di Cerami (EN). La susseguente perquisizione dei locali e del mezzo utilizzato per il trasporto e la vendita da parte del commerciante abusivo consentiva di rivenire numerosi capi di abbigliamento contraffatti, nonché gioielli, assegni bancari, denaro contante per un valore complessivo di oltre 80.000,00 euro;

· sequestrato un imponente numero di elettrodomestici ricettati, o taroccati e con classi energetiche non reali, per un valore di circa 150.000 euro, nonché del denaro contante provento di reato e la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria dei 4 soggetti responsabili, per la ricettazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

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