Troina – Nuove agevolazioni per l’accesso al “microcredito sociale”
Il progetto, che il Comune ha avviato nel 2017 – in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito, la Banca di Credito Cooperativo “La Riscossa” di Regabulto e la società di consulenza “Sicilia Work Hub” di Troina – , istituendo un apposito fondo di garanzia di 100 mila euro, prevede la concessione di contributi straordinari e l’accesso al credito ai soggetti “non bancabili” o a quanti si trovino in condizioni di temporanea vulnerabilità economica e sociale, ma che dimostrino di poterli restituire.
“In seguito agli incontri avuti con le associazioni di categoria – spiega l’assessore allo sviluppo economico Giuseppe Schillaci – , abbiamo raccolto la criticità sulla difficoltà di molti imprenditori, danneggiati economicamente dalla pandemia, ad accedere alle misure previste dal Decreto Legge liquidità. Il Comune, sul fronte dell’erogazione del credito, non ha strumenti diretti di intervento, quindi abbiamo pensato di utilizzare quello già esistente del Microcredito sociale, inserendo tra i requisiti di accesso il calo del reddito, dovuto ad emergenze nazionali. Modificando il regolamento abbiamo così dato uno strumento di credito immediato anche agli imprenditori e alle partite iva danneggiate dal Covid, che prima non era un requisito contemplato”.
Il contributo, a condizioni più favorevoli di quelle prevalenti sul mercato, avrà un importo compreso tra un minimo di mille ed un massimo di 3 mila euro, rimborsabili mediante il pagamento di rate mensili, trimestrali o semestrali, dell’importo variabile da 50 a 100 euro, con durata massima di ammortamento fino a 48 mesi.
Potranno beneficiare della misura i residenti nel Comune di Troina che si trovino in uno stato di temporanea disoccupazione, sospensione o riduzione delle ore lavorative per cause indipendenti dalla propria volontà, che attraversino una crisi di liquidità e di riduzione imprevista del reddito dovuta ad emergenze nazionali o locali, che siano stati sopraggiunti da condizioni di non autosufficienza propria o di un familiare, che abbiano subito una significativa contrazione del reddito o un aumento delle spese non derogabili per il proprio nucleo familiare.
“L’importo massimo del contributo è di 3 mila euro – specifica l’assessore Schillaci – , per far sì che il nostro fondo di garanzia copra più soggetti possibili. Sappiamo bene che la misura e l’importo massimo erogabile non saranno risolutivi, ma speriamo tuttavia che l’inserimento di questo ulteriore strumento in un pacchetto complessivo, fatto di misure già adottate e altre ancora da adottare, possa essere di aiuto per i nostri operatori economici, di cui conosciamo il dramma e le difficoltà”.