Comunicato delle organizzazioni datoriali sulla formazione professionale:“far ripartire la formazione con la didattica a distanza”
Finalmente, in videoconferenza, abbiamo incontrato, data 8 aprile c.a. l’assessore regionale alla istruzione e alla formazione professionale On. le Roberto Lagalla insieme ai dirigenti dei servizi F. Castiglia, C. Alfano e G. Cuttitta. Il 14 aprile seguente, con le stesse modalità, abbiamo partecipato all’audizione della V commissione permanente all’ARS convocata dall’On.le Presidente Luca Sammartino. Ad entrambi gli appuntamenti ha partecipato la neo dirigente generale del dipartimento dott.ssa Patrizia Valenti, a cui vanno i nostri migliori auguri. Mentre solo al secondo incontro hanno preso parte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Partendo dalla crisi del settore, scaturita dallo stato di emergenza sanitaria nazionale, abbiamo trattato la ripartenza delle attività didattico formative in modalità a distanza prendendo spunto dalla prima regolamentazione intervenuta con l’adozione da parte del dipartimento competente della circolare n.9 del 19 marzo u.s..
Abbiamo chiesto nuove ulteriori disposizioni che tengano conto delle diversità esistenti tra i percorsi della IeFP, quelli rivolti agli adulti (avviso 2) e i cosiddetti detti corsi liberi (autofinanziati). I primi, cioè la filiera dell’obbligo di istruzione, abbisogna di regole più snelle analoghe a quelle già adottate in ambito nazionale per il sistema scolastico, introducendo modalità asincrone (differite) in una quota significativa e a completamento di quelle sincrone (dirette) già autorizzate, con la possibilità di svolgere le attività pratiche tramite il project work, lo smart working e l’impresa formativa simulata, ovvero permettendo, ove occorra, di concludere l’anno in corso con un maggior numero di ore di teoria per recuperare l’anno successivo quelle appunto di pratica.
Trattandosi di una “didattica per competenze”, è necessario consentire al collegio dei docenti la dichiarazione di avvenuto raggiungimento da parte di ciascun allievo per l’anno corrente degli obbiettivi formativi riprogrammati alla luce dell’emergenza covid-19, previa somministrazione di verifiche intermedie e finali.
Abbiamo rappresentato alla politica, all’amministrazione e alle oo.ss. regionali l’esigenza di norme certe, esaustive e che consentano agli allievi di completare tutte le ore calendarizzate per l’anno in corso, nel rispetto della loro naturale scadenza o, al massimo, nella prima decade di luglio, permettendo così alle istituzioni formative dell’isola di non ricorrere agli ammortizzatori sociali, garantendo continuità al sistema, economizzando sui predetti strumenti.
A tal fine, visto il momento critico e le caratteristiche specifiche della nostra utenza, che in massima parte versa in condizioni socio-economiche particolarmente disagiate, abbiamo chiesto di avvantaggiare urgentemente le famiglie dei nostri allievi tramite la stipula di convenzioni con i gestori di telefonia per il collegamento dati e per dotarli di dispositivi informatici che consentano loro di seguire le lezioni a distanza, essendo questo un punto di forte criticità rilevata dagli enti.
Per quanto attiene agli esami di qualifica finale, abbiamo chiesto l’individuazione di procedure, in modalità a distanza, già previste nella scuola pubblica.
Invece, per i corsi di formazione per adulti (Avviso 2/2018 e Corsi autofinanziati) urge portare a compimento le attività: completare le ore di pratica e stage, anche attraverso le modalità a distanza, ed espletare con stessa modalità gli esami finali per il conseguimento della qualifica.
Riteniamo che l’Albo dei formatori non debba essere un mero elenco nominativo di soggetti, ma un report sistematico di professionalità e esperienze lavorative maturate, distinto per profilo di cui al CCNL, per materie di insegnamento e per provincia in cui poter operare.
Preso atto dell’impegno dell’Assessore Lagalla a incontrarci nuovamente per fine mese, attendendo il celere sblocco e avvio dell’Avviso 8, abbiamo altresì sollecitato l’attivazione della Consulta regionale introdotta dalla legge 23/2019 di riforma del settore per discutere tutte le questioni inerenti la programmazione, la gestione, il monitoraggio e la rendicontazione, innanzitutto al fine di assicurare coordinamento e uniformità di indirizzo alle attività didattico formative attualmente sospese, che possono proseguire e sono di competenza degli altri rami dell’amministrazione regionale quali, ad esempio: agricoltura, attività produttive, famiglia, lavoro, politiche sociali e salute.
Fino al termine dell’emergenza covid–19, occorre che il governo disponga il differimento di tutti gli adempimenti e i termini assegnati in materia agli enti gestori rappresentati.
Viceversa, considerata la difficoltà economica che attraversano le istituzioni formative, serve un impegno forte da parte di tutti gli assessori regionali competenti per concludere i rendiconti, sbloccare tutti i pagamenti relativi alle anticipazioni e ai saldi dei progetti finanziati in corso, nonché di quelli pregressi.
Le Organizzazioni Datoriali maggiormente rappresentative degli operatori accreditati nella regione si rivolgono al Parlamento siciliano, per il tramite della Commissione di merito all’ARS, e all’intera Giunta di Governo, guidata dal Presidente On.le Nello Musumeci, affinché vengano adottati tutti gli atti di programmazione necessari e sufficienti, e venga assicurata la relativa copertura finanziaria nella prossima sessione di bilancio, per porre in sicurezza un servizio così vitale ed essenziale per il popolo siciliano, per tutelare e garantire l’inalienabile diritto allo studio dei cittadini.