Piazza Armerina – Amministrazione dell’ex sindaco Miroddi a processo. Si inizia l’11 luglio.
L’11 luglio alle 9.00 del mattino al tribunale di Enna si svolgerà l’udienza preliminare per i 16 imputati per reati ex art. 110 – 479 in relazione all’art. 476 comma del codice penale (falso ideologico commesso da pubblico ufficiale) in relazione alla predisposizione e all’approvazione del bilancio consuntivo del 2015. La richiesta di rinvio a giudizio da parte del Pubblico Ministero è stata emessa il 7 maggio mentre l’udienza preliminare è stata fissata il 13 giugno. A dover varcare la soglia del Tribunale di Enna saranno:
L’ex sindaco Filippo Miroddi e gli ex assessori Giuseppe Mattia, Giancarlo Giordani, Sergio Severino, Valentina Nicotra.
Gli ex consiglieri comunali: Francesco Alberghina (attuale consigliere), Laura Saffila, Rita Marotta, Manuela Lentini, Rosa Betto, Filippo Vitali, Manlio Marzullo, Ivana Terranova
I Revisori dei Conti: Marco Mazurco, Mario Barbarotto, Alvaro Placa.
L’ex dirigente della ragioneria del comune Maria Rosa Pascolato
Gli episodi contestati dal Pubblico Ministero sono quattro:
(1) L’inserimento tra le entrate di una somma di circa 2 milioni di euro relativa all’addizionale IRPEF che sarebbe stata contabilizzata l’anno precedente.
(2) L’inserimento tra le entrate di 800 mila euro sotto forma di accertamenti tributari relativi ad ICI e IMU inesistenti
(3) L’inserimento tra le entrate del Fondo Straordinario Regionale per compensare gli squilibri finanziari per il personale precario per la somma di 1.274.000 euro anziché quella corretta di 462.000 euro
(4) L’inserimento tra le entrate il contributo regionale per la Villa romana del Casale di 491.000 circa senza alcune base giuridica.
Si tratta ovviamente di episodi contestati che il dibattito processuale dovrà confermare o smentire. Così come l’ipotesi accusatoria proposta dalla Procura in base alla quale gli atti amministrativi sopra descritti sarebbero finalizzati alla dissimulazione degli equilibri di bilancio , del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, del patto di stabilità interno e della normativa contabile di riferimento, evitando così l’applicazione delle relative sanzioni e il commissariamento dell’ente.
Erano decenni che a Piazza Armerina un numero così cospicuo di amministratori non finiva sotto processo con un’accusa che potrebbe costare una pena detentiva fino a 6 anni. Naturalmente l’ipotesi accusatori formulata dal Pubblico Ministero dovrà essere comprovate nel corso dell’iter processuale, fino ad allora nessuno degli imputati potrà essere considerato colpevole. StartNews seguirà il processo in tutte le sue fasi.