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Progetto finanziato dal Mibac e co-finanziato dalle Regione siciliana presentato a Noto. Include la Villa romana del Casale

Progetto finanziato dal Mibac e co-finanziato dalle Regione siciliana presentato a Noto. Include la Villa romana del Casale

Un milione e 100 mila euro per “Le città Tardo Barocche del Val di Noto”, “Siracusa e Le Necropoli rupestri di Pantalica”, “Villa Romana del Casale di Piazza Armerina”. Lo prevede il progetto finanziato dal Mibac e co-finanziato dalle Regione siciliana che è stato presentato a Noto. Cinque le azioni previste: revisione e adeguamento dei piani di gestione; sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco Val di Noto, Villa Romana del Casale e Siracusa-Necropoli di Pantalica, e istituzione del relativo archivio unico; progettazione ed attuazione della comunicazione dedicata; cartellonistica; diffusione della conoscenza del patrimonio Unesco all’interno delle comunità locali e per i visitatori.

L’obiettivo è quindi quello di “incrementare la qualità della fruizione dell’offerta culturale e turistica dei siti Unesco non solo verso i sempre più numerosi visitatori, ma anche nei confronti delle comunità locali, per avviare in concreto quelle attività di gestione e valorizzazione dei territori previste nei singoli Piani di gestione dei siti”. All’incontro hanno partecipato i sindaci e i rappresentanti dei tredici comuni coinvolti (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Scicli, Piazza Armerina, Cassaro, Ferla, Siracusa e Sortino), che ieri mattina si sono riuniti per condividere la visione strategica e le direttrici operative del progetto. “E’ un avvio storico – ha sottolineato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti – una tappa importante perché vede la collaborazione di tre siti del Sud Est Patrimonio Unesco”. I sindaci e i rappresentanti dei Comuni presenti hanno sottolineato la valenza dell’unicità del territorio, un’area che ha differenze profonde, ma che deve mirare ad una progettazione comune, una rete. (Fonte: ANSAmed).

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