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Piazza Armerina – Il consigliere Concetto Arancio: “l’attuale amministrazione responsabile dell’interruzione del servizio agli anziani”

Piazza Armerina – Il consigliere Concetto Arancio: “l’attuale amministrazione responsabile dell’interruzione del servizio agli anziani”

Con riferimento alla mistificatoria, contraddittoria ed incoerente relazione dell’amministrazione comunale al consiglio comunale del 28.01.2019 sulla grave ed ingiustificata interruzione del servizio di assistenza domiciliare anziani, si evidenzia quanto segue.

Appare palese il tentativo dell’A.C. di distogliere artatamente l’attenzione dell’opinione pubblica dalla realtà fattuale, cercando di addossare le colpe della propria incapacità e delle proprie scelte scriteriate su chi li ha preceduti.  A tal proposito basta leggere con attenzione il deliberato del comitato dei sindaci n. 3 dell’11.07.2017 avvenuto alla presenza del gruppo ristretto del Distretto Socio-Sanitario 24 nelle persone dei dirigenti dei servizi sociali dei quattro Comuni del Distretto e dell’Asp di Enna, per rendersi conto della lungimirante e prudente attività gestionale posta in essere in occasione della gestione dei fondi PAC (monitorata costantemente dallo scrivente nella qualità di Presidente della IV Commissione Consiliare) che, in altre realtà territoriali, ha invece generato contenziosi e vertenze capaci di creare il dissesto finanziario dei Comuni capofila di distretto.  Certo, se il Comune di Piazza Armerina avesse anticipato questi 2 milioni di euro circa, come pare auspicato dall’Amministrazione Comunale, che il Ministero avrebbe, forse, rimborsato  solo dopo un’estenuante rendicontazione delle spese effettivamente sostenute e comunque in tempi parecchio lunghi,  senza tener conto del danno causato dal costo degli interessi bancari, probabilmente l’amministrazione Cammarata avrebbe ora potuto finalmente dichiarare il dissesto finanziario.

Ma si sa, questa amministrazione utilizza a proprio piacimento il tema del dissesto, che c’è, oppure no, a seconda di come meglio le conviene.  Nessuno dimenticherà le spese “allegre” dell’estate 2018, le alchimie di bilancio perpetrate mentre lo stesso non era approvato e la distrazione di somme destinate a coprire, per esempio, i debiti fuori bilancio: pura follia!  Ma andiamo al nocciolo del problema che ha gettato nello sconforto 16 operatori, 97 cittadini bisognosi di assistenza e cure e le loro rispettive famiglie.  Innanzitutto occorre precisare che nessun atto formale di rinuncia al finanziamento è mai stato emesso dal Distretto Socio Sanitario D24, come risulta dagli atti visionati dal sottoscritto. Semmai, esistono diverse note con le quali il Distretto evidenzia al Ministero la criticità di non poter dare avvio ai Piani di Intervento per l’impossibilità dei Comuni aderenti di anticipare le relative cospicue somme (circa 2 milioni di euro). Peraltro, la prima annualità del riparto fondi pac Anziani (che ha fatto emergere le criticità evidenziate) è stata in parte utilizzata dal Distretto, ma anche tralasciando le criticità di cui si è detto, tali fondi erogati per massimo due annualità, non avrebbero potuto certo risolvere il problema del Servisio di Assistenza Domiciliare nel medio e lungo periodo.

Per di più, i piani di intervento PAC, prevedevano una platea di beneficiari assolutamente diversa da quella del SAD, rivolgendosi ad anziani NON AUTOSUFFICIENTI. Anche la tipologia di operatori da impiegare era sostanzialmente diversa da quella impiegata nel SAD, poiché prevedeva prevalentemente l’utilizzo di operatori socio sanitari (oss) e non operatori socio assistenziali (osa) come invece avviene nel caso del SAD.  Ora, la verità è che l’attuale amministrazione comunale intende interrompere definitivamente il servizio erogato da diversi decenni dall’Ente col pretesto che “non ci sarebbero i soldi”. Ma il bilancio di previsione 2017-2019, attualmente l’unico approvato dalla passata amministrazione che quella attuale ha utilizzato nel secondo semestre 2018 a proprio uso e consumo, salvo addossare, ad intermittenza, improbabili responsabilità sui predecessori, prevede al capitolo di bilancio 130651/1 la somma di euro 200.000, sufficiente per garantire il servizio di assistenza domiciliare nel 2019 della cui interruzione ne risponderà l’attuale amministrazione non soltanto in sede politica, amministrativa, gestionale e contabile ma, soprattutto, di fronte ai propri concittadini a cui è stato negato un proprio preciso diritto!!

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