Visita del generale Spina al comando provinciale dei carabinieri di Enna
Il comandante della legione carabinieri “Sicilia”, generale di divisione Giuseppe Spina, ha fatto visita alla caserma “Gallo” di Enna, sede del comando provinciale. Ad accoglierlo c’erano il comandante provinciale, colonnello Alfredo Beveroni, gli ufficiali, i comandanti di stazione e una rappresentanza di militari appartenenti ai vari ruoli delle compagnie di Enna, Piazza Armerina e Nicosia.
L’importanza dell’arma nel tessuto sociale siciliano
Il generale Spina – che ha visitato i locali e partecipato a un briefing – ha voluto sottolineare il ruolo cruciale che l’Arma dei Carabinieri svolge, specialmente in contesti come quelli dell’entroterra siciliano. In queste realtà, l’Arma è chiamata a fornire risposte concrete, efficaci e tempestive alle esigenze di sicurezza di un territorio caratterizzato da dinamiche comunque significative.
Riconoscimenti per l’impegno nel controllo del territorio
Successivamente, il generale ha elogiato e consegnato personalmente dei riconoscimenti ad alcuni militari che si sono distinti in recenti operazioni di servizio. Queste attività hanno riguardato il controllo del territorio nel capoluogo, il contrasto allo spaccio di stupefacenti rispettivamente a Barrafranca e Assoro, e il fenomeno delle truffe ai danni di anziani perpetrate con il metodo del cosiddetto “falso maresciallo”. Tutte azioni di contrasto che hanno portato all’esecuzione di numerose misure cautelari disposte dalle autorità giudiziarie in diversi ambiti delittuosi.
Il ruolo di rassicurazione sociale e l’incontro con le autorità
Ai militari, il generale Spina ha ricordato l’importanza di svolgere il proprio servizio con la consapevolezza di adempiere a una fondamentale funzione di rassicurazione sociale nei confronti dei cittadini. All’incontro era presente anche una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), che riunisce i carabinieri in congedo.
Nel corso della mattinata, il generale Spina ha inoltre incontrato il prefetto, Carolina Ippolito, e successivamente il procuratore della Repubblica, Ennio Petrigni. Ad entrambi ha assicurato il concreto e leale contributo che l’Arma fornisce, rispettivamente nell’ambito delle attività informative e preventive – grazie all’articolazione del reparto operativo – e in materia di polizia giudiziaria, con l’impegno delle stazioni carabinieri presenti sul territorio.
