Clownterapia, ad Enna il primo convegno regionale

Si è tenuto ad Enna un convegno sull’importanza della clownterapia; un evento voluto ed organizzato dal dottor Giuseppe Barbagallo, primario del reparto di Medicina dell’ospedale Carlo Basilotta di Nicosia.
La potenza di un sorriso
Nell’immaginario collettivo, quando si parla di clownterapia, viene alla mente l’interpretazione di Robin Williams nel film «Patch Adams», storia del padre fondatore di questa terapia complementare. I relatori hanno illustrato come la scienza dimostri, con prove neurofisiologiche, l’importanza del buonumore per la salute dei pazienti; in particolare, hanno sottolineato che quando ridiamo, il nostro cervello produce endorfine – sostanze che riducono la sofferenza. Dai primi anni duemila, si sono accumulate prove dell’efficacia della clownterapia; questo dimostra l’efficacia ansiolitica del clown sul paziente, ma anche sul personale sanitario.
Umanizzare la sanità
«L’argomento trattato si colloca nell’alveo del più ampio problema dell’umanizzazione in sanità e nei luoghi di cura in particolare; portando ad un miglioramento della comunicazione medico-paziente che negli ultimi tempi – vuoi anche per i ben noti problemi di carenze che affliggono il mondo sanitario – ha subito un momento di criticità», ha dichiarato il presidente dell’Ordine, Renato Mancuso. I responsabili della Onlus «Teniamoci per mano» hanno ringraziato il dottor Mancuso e il dottor Barbagallo per la loro sensibilità.
La comunicazione con il paziente
Il convegno è il primo di una serie di incontri sulla comunicazione che l’Ordine di Enna, in collaborazione con gli altri ordini siciliani, intende portare avanti per rendere la sanità sempre più vicina ai pazienti; vicina e quanto più umana possibile.