Piazza Armerina – il sindaco Cammarata: «Il Comune è fuori dal dissesto e rispetta la legge»

«Al fine di evitare speculazioni e terrorismo politico»: si apre così il comunicato stampa con cui il sindaco di Piazza Armerina, Nino Cammarata, interviene sulla recente nota del Collegio dei revisori dei conti. Al centro della replica – che non lascia spazio a mezze parole – c’è la volontà di chiarire la posizione dell’amministrazione rispetto agli obblighi contabili imposti dalla normativa e monitorati dal Ministero dell’Interno.
Il primo cittadino ha spiegato che il Comune sta adempiendo a tutte le prescrizioni ministeriali previste per gli enti che escono dalla fase di dissesto; adempimenti che, pur avendo un termine di 120 giorni, non sono – sottolinea – vincolanti in senso perentorio. «Motivo per cui – si legge nella nota – si stanno ottemperando tutte le prescrizioni richieste dallo stesso ministero anche in condivisione nella tempistica con tutti gli organi preposti».
Dal dissesto al bilancio di previsione
La tabella di marcia c’è – ed è stata condivisa con gli stessi revisori – attraverso un cronoprogramma per adempiere a quanto disposto dall’articolo 264 del TUEL. Secondo quanto riferito, queste attività hanno preso il via già nell’agosto 2024, subito dopo l’approvazione da parte del Ministero dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. «Atto che si ribadisce – afferma il sindaco – attesta l’avvenuta fuoriuscita dal dissesto».
Il documento sottolinea come la relazione periodica dei revisori non potesse fare altro che segnalare il superamento del termine non perentorio; tuttavia, si contesta la lettura allarmistica di quella stessa relazione. «È assolutamente fuori luogo e strumentale l’allarmismo da più parti registrato», recita il testo.
«Usciti dal dissesto. Chi sperava nel blocco dell’ente resterà deluso»
L’amministrazione rivendica un altro risultato: l’approvazione del bilancio di previsione 2024 entro la scadenza del 31 dicembre. «Atto autorizzatorio e programmatico – spiega il sindaco – che rappresenta la prova plastica dell’uscita dal dissesto e ha evitato la paralisi dell’ente, forse sperata da qualcuno».
Cammarata conclude con un richiamo al lavoro quotidiano di uffici e amministratori: «Ribadiamo come l’amministrazione e gli uffici siano quotidianamente impegnati nella conclusione dell’iter degli adempimenti contabili prescritti dal Ministero dell’Interno – che seguono all’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato – e che porteranno in ultimo all’approvazione del bilancio 2025, in ossequio alla normativa e in linea con quanto sempre sostenuto».