Carabinieri e Associazione Nazionale Carabinieri insieme per la prevenzione delle truffe agli anziani

Proseguono gli incontri voluti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Enna in sinergia con la sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), con l’obiettivo primario di informare e proteggere la popolazione anziana dal crescente fenomeno delle truffe, in particolare quelle perpetrate con l’odioso stratagemma del “finto maresciallo”; il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 27 marzo 2025, alle ore 19:00, presso i locali parrocchiali della Chiesa di San Leonardo a Montesalvo, nel comune di Enna.
Focus sul “finto maresciallo”: come difendersi dalla truffa telefonica
L’organizzazione di questo importante momento di sensibilizzazione è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Fundrò, un’entità che opera con dedizione nel quartiere di Montesalvo, rivolgendo particolare attenzione alle esigenze e alla sicurezza degli anziani residenti; durante l’incontro, i soci dell’A.N.C. e i carabinieri in servizio attivo forniranno ai partecipanti informazioni dettagliate e consigli pratici su come riconoscere e sventare i tentativi di truffa che spesso iniziano con una telefonata insidiosa; verrà illustrato il modus operandi tipico dei malviventi, che consiste nel contattare telefonicamente le vittime, spacciandosi per forze dell’ordine – il famigerato “maresciallo” – e nel raccontare di un presunto incidente stradale causato da un familiare, con conseguenti gravi lesioni a terzi.
L’inganno telefonico e la richiesta di denaro per la finta liberazione del familiare
La dinamica della truffa, purtroppo sempre efficace su persone vulnerabili, prevede che la vittima venga inizialmente contattata da uno dei truffatori che, presentandosi falsamente come un “maresciallo dei Carabinieri”, prospetta la possibilità di ottenere l’immediata scarcerazione del figlio – nel frattempo, inventano, arrestato per aver causato l’incidente – dietro il pagamento di una somma di denaro; questa richiesta viene poi spesso “confermata” da altri complici, che si inseriscono nella conversazione o contattano separatamente l’anziano, alimentando la confusione e il timore di conseguenze legali per il proprio caro; l’invito a partecipare all’incontro è rivolto a tutti i cittadini interessati, un’occasione preziosa per acquisire strumenti utili a difendersi da questi vili raggiri.