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Emozioni in cella: il cinema abbatte i muri del carcere a Enna

Emozioni in cella: il cinema abbatte i muri del carcere a Enna

È stato un lunedì speciale quello trascorso alla Casa Circondariale di Enna, caratterizzato da cinema, emozioni e profonde riflessioni. L’evento «Talking about me – Racconti di inclusione», promosso dal CPIA Cl-En, si inserisce nel Piano Nazionale per il Cinema e le Immagini per la Scuola; un progetto che ha abbattuto, idealmente, le sbarre del carcere per aprire al confronto tra detenuti e il regista Roberto Andò.

Cinema come ponte tra mondi lontani

Il cuore dell’iniziativa è stata la proiezione del film *L’Abbaglio*, diretto da Roberto Andò, che ha coinvolto non solo i detenuti di Enna, ma anche quelli della Casa Circondariale di Piazza Armerina e della Casa di Reclusione di Gela, quest’ultima collegata da remoto. Una platea insolita – e profondamente coinvolta – ha potuto così immergersi in una narrazione che, pur ambientata nel Risorgimento, ha posto in primo piano le fragilità e le contraddizioni dell’animo umano.

L’organizzazione dell’evento ha visto la collaborazione essenziale della Direzione della Casa Circondariale di Enna, rappresentata da Gabriella Di Franco, insieme alla responsabile educativa Elena D’Amore. La regia tecnica e scientifica, invece, è stata curata da Lorenzo Daniele e Mauro Italia di Fine Art Produzioni.

Dialogo aperto con Roberto Andò

Terminata la proiezione, un momento particolarmente intenso è stato l’incontro tra detenuti e il regista Roberto Andò, avvenuto attraverso una videoconferenza. Un dibattito sincero, ricco di spunti e riflessioni sul senso della giustizia, sul confine ambiguo tra idealismo e opportunismo, e sulla capacità umana di sperare – nonostante tutto.

Il film, ambientato nel clima controverso del Risorgimento italiano, ha offerto ai presenti la possibilità di confrontarsi su temi universali quali sacrificio, inganno e redenzione. I personaggi principali – Domenico Tricò, Rosario Spitale e il garibaldino Orsini – rappresentano figure emblematiche delle contraddizioni che attraversano la storia umana: astuzia e lealtà, opportunismo e idealismo si incrociano costantemente, in una narrazione dove ogni scelta lascia segni indelebili.

Una riflessione sempre attuale

*L’Abbaglio* si rivela così un’opera profondamente attuale, che supera i limiti della narrazione storica per interrogare il presente: gli stessi dilemmi morali, le stesse incertezze continuano a segnare la vita contemporanea, mostrando come l’inganno possa talvolta essere sia una trappola che un mezzo di sopravvivenza. Come nei racconti di Leonardo Sciascia, anche nel film di Andò il passato parla chiaramente al presente, ricordandoci che la storia umana – con le sue luci e le sue ombre – non cessa mai di insegnarci qualcosa.

Per i detenuti, quella vissuta a Enna è stata un’occasione preziosa: un giorno diverso – quasi sospeso nel tempo – che ha permesso loro di sentirsi più vicini al mondo fuori dalle mura, attraverso l’universalità del cinema e la forza inesauribile del dialogo.

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