Violenza di genere in Italia, il quadro dettagliato del periodo 2019-2024. In diminuzione gli omicidi ma crescono reati sentinella e misure preventive

Nel quinquennio 2019-2024, il fenomeno della violenza di genere in Italia mostra – purtroppo – una complessità crescente, sebbene emergano segnali incoraggianti. Secondo il rapporto recentemente pubblicato, infatti, nel 2024 sono diminuiti gli omicidi con vittime femminili, registrando uno dei valori più bassi degli ultimi dieci anni: 113 casi, rispetto ai 120 del 2023. Questa diminuzione – che segna un’importante inversione di tendenza – rappresenta il risultato tangibile delle intense campagne di sensibilizzazione e delle efficaci attività preventive svolte dalle Forze dell’ordine.
Omicidi e femminicidi: un dato confortante ma che richiede attenzione
Nonostante il calo generale, rimane altissima la percentuale degli omicidi maturati nell’ambito familiare e affettivo, dove ben 99 casi su 113 hanno coinvolto vittime donne; di queste, più della metà sono state uccise dal partner o ex partner. Rispetto a ciò, emergono dati che chiariscono ulteriormente la gravità della situazione: nel solo 2024, infatti, le donne vittime di omicidio sono state uccise prevalentemente con armi improprie o bianche e, in misura minore, con armi da fuoco e per strangolamento o soffocamento.
Crescono le segnalazioni e i reati sentinella
Parallelamente, però, crescono significativamente i cosiddetti «reati sentinella», tra cui atti persecutori, maltrattamenti familiari e violenze sessuali, con una crescita che – specialmente nell’ultimo anno – appare decisamente rilevante. È chiaro che tale incremento, se da un lato risulta allarmante, dall’altro può indicare anche una maggiore consapevolezza delle vittime, sempre più disposte a denunciare le violenze subite e a confidare nell’aiuto delle istituzioni.
Le misure preventive: ammonimenti in crescita
Un altro segnale significativo è dato dal forte aumento delle misure preventive, in particolare degli ammonimenti del Questore, quasi raddoppiati nel 2024 (+94%), e delle misure di allontanamento d’urgenza dei maltrattanti dalla casa familiare, più che triplicati (+224%). L’applicazione di tali provvedimenti – chiaramente più efficaci rispetto al passato – sottolinea il crescente impegno nel contrasto tempestivo alla violenza e nell’assistenza immediata alle vittime, come emerge dal rapporto.
Mutilazioni genitali e violenza assistita: fenomeni critici
La relazione dedica ampio spazio anche a problematiche particolarmente gravi, come le mutilazioni genitali femminili e la violenza assistita, quest’ultima caratterizzata dall’esposizione dei minori a situazioni di violenza domestica, con conseguenze spesso devastanti nel lungo periodo.
Collaborazione e supporto interistituzionale
Fondamentale risulta poi il ruolo della collaborazione interistituzionale, che trova concreta espressione nel servizio telefonico 1522, attivo h24 per sostenere le vittime, e nella rete nazionale dei Centri antiviolenza e Case Rifugio. Questi strumenti rappresentano spesso il primo passo per rompere la spirale di violenza e permettere alle donne – e ai loro figli – di ritrovare sicurezza e dignità.



