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Crisi idrica in Sicilia: aumento dei prelievi dall’invaso Ancipa e richiesta di maggiore trasparenza

Crisi idrica in Sicilia: aumento dei prelievi dall’invaso Ancipa e richiesta di maggiore trasparenza

La Cabina di Regia per l’emergenza idrica della Regione Siciliana ha annunciato l’aumento dei prelievi dall’invaso Ancipa, interrompendo così il razionamento idrico nei comuni serviti, tra cui quelli dell’ennese e alcuni del nisseno. I prelievi saranno portati a 450 litri al secondo, un valore comunque inferiore rispetto ai 700 litri al secondo dello scorso anno.

Miglioramento della rete e monitoraggio delle erogazioni

Secondo quanto riferito nel comunicato ufficiale, le perdite dell’acquedotto Ancipa sono state significativamente ridotte, passando da oltre il 50% al 15%. La Cabina di Regia e l’Autorità di Bacino della Regione Sicilia continueranno a monitorare costantemente le erogazioni e gli interventi di miglioramento per garantire un adeguato approvvigionamento idrico anche per il prossimo anno.

Appello alla trasparenza sui dati idrici

L’Associazione di promozione sociale MDT (Movimento per la Difesa dei Territori) , presieduta dall’ingegnere Fabio Bruno, ha accolto positivamente la decisione di aumentare i prelievi, ma ha colto l’occasione per ribadire la necessità di maggiore trasparenza nella gestione delle risorse idriche. In una comunicazione inviata alle autorità regionali e agli enti gestori, l’associazione ha chiesto la pubblicazione quotidiana dei volumi erogati dagli invasi e dei dati relativi alla distribuzione nei vari comuni serviti dall’Ancipa. Inoltre, è stata sollecitata la diffusione periodica di informazioni sugli interventi di riparazione delle condotte, sulla manutenzione degli invasi, sui nuovi pozzi e sorgenti immessi in rete e sui piani di investimento per il miglioramento della rete idrica.

Trasparenza e monitoraggio civico

L’MDT ha evidenziato come la pubblicazione costante dei dati idrici non solo aumenti la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, ma consenta anche un controllo più efficace della gestione delle risorse, limitando le ingerenze politiche e basando le decisioni su criteri tecnici. Secondo l’associazione, rendere accessibili queste informazioni rappresenterebbe un passo fondamentale per evitare future emergenze idriche e garantire una gestione sostenibile dell’acqua in Sicilia.

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