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L’Italia omaggia il piazzese Boris Giuliano: un simbolo di legalità nel Giardino dei Giusti di Andria

L’Italia omaggia il piazzese Boris Giuliano: un simbolo di legalità nel Giardino dei Giusti di Andria

L’Italia si prepara a rendere onore a Boris Giuliano, storico capo della Squadra Mobile di Palermo assassinato da Cosa Nostra nel 1979. Il suo nome sarà inserito nel Giardino dei Giusti di Andria, in Puglia, durante il Festival della Legalità 2025, un evento volto a promuovere la memoria e l’impegno per la giustizia. L’iniziativa è stata lanciata da APAMRI – Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana – con il sostegno della Fondazione Gariwo e dell’amministrazione comunale di Andria, guidata dalla sindaca Giovanna Bruno.

Un omaggio che va oltre il contesto locale

L’inserimento di Boris Giuliano nel Giardino dei Giusti non è soltanto un tributo alla sua memoria, ma rappresenta un segnale forte a livello nazionale. «Ricordare Boris Giuliano significa onorare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per difendere la giustizia e i valori democratici» – ha dichiarato il presidente di APAMRI, Riccardo Di Matteo. «È fondamentale che il suo esempio sia trasmesso alle nuove generazioni, affinché la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata resti una priorità per il nostro Paese».

L’inaugurazione dell’area dedicata a Giuliano avverrà durante il Festival della Legalità, un evento che ogni anno coinvolge studenti, istituzioni e forze dell’ordine per riflettere sul ruolo dei Giusti nella società contemporanea.

Boris Giuliano: investigatore e martire della legalità

Boris Giuliano fu un investigatore all’avanguardia, noto per aver adottato metodi investigativi innovativi che portarono alla scoperta di traffici internazionali di droga e alle connessioni tra la mafia siciliana e il crimine organizzato statunitense. Il 21 luglio 1979, mentre si trovava in un bar di Palermo, venne brutalmente assassinato da Leoluca Bagarella, sicario del clan dei Corleonesi, con sette colpi di pistola sparati alle spalle. La sua morte segnò un momento drammatico nella lotta alla mafia, ma il suo impegno rimane un punto di riferimento imprescindibile.

Un percorso di memoria e consapevolezza

L’iniziativa di Andria si inserisce in un contesto più ampio di educazione alla legalità. Negli anni, il Giardino dei Giusti ha reso omaggio a figure di rilievo come Luca Attanasio, ambasciatore italiano ucciso in Congo, e i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, oltre a Peppino Impastato, simbolo della lotta antimafia.

«Il Giardino dei Giusti non è solo un luogo di memoria, ma un monito per il futuro» – ha aggiunto Di Matteo. «Speriamo che questa iniziativa possa essere replicata in altre città italiane, affinché il ricordo dei Giusti diventi patrimonio comune del nostro Paese».

L’obiettivo di questo riconoscimento è rafforzare la memoria collettiva e promuovere una cultura della legalità. In un’epoca in cui la lotta alla criminalità organizzata è ancora una sfida attuale, il sacrificio di Boris Giuliano rappresenta un faro di giustizia e speranza per tutta l’Italia.

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