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Il PD di Enna attacca il sindaco Dipietro: «Non ridicolizzi le famiglie»

Il PD di Enna attacca il sindaco Dipietro: «Non ridicolizzi le famiglie»

Il segretario del Partito Democratico di Enna ha lanciato un duro attacco contro il sindaco Maurizio Dipietro, accusandolo di minimizzare le difficoltà vissute dai cittadini e di rispondere alle critiche con una «propaganda insopportabile». Il riferimento principale riguarda la gestione della mensa scolastica, che secondo il PD sarebbe caratterizzata da «iniquità e disorganizzazione» e che costringerebbe molte famiglie ad affrontare costi insostenibili, aggravati da una divisione in fasce ISEE ritenuta «ingiusta e scollegata dalle reali difficoltà economiche».

Un grido di allarme ignorato

Il PD ennese contesta al sindaco la scelta di ridurre le lamentele delle famiglie a una protesta di «benestanti», sottolineando invece come il malcontento nasca da problemi strutturali che da tempo affliggono la città. «La città è in ginocchio – afferma il comunicato – e la giunta continua a vivere di mera propaganda, senza affrontare i problemi reali». Tra le criticità segnalate, spicca il caso del semaforo spento allo Scifitello, simbolo – secondo l’opposizione – di una gestione amministrativa inefficiente anche nelle questioni più basilari.

Critiche alla gestione del patrimonio cittadino

Il segretario del PD ha inoltre puntato il dito contro la gestione delle opere pubbliche, affermando che non basta «inaugurare un museo» se poi non si riesce a mantenerlo aperto, come accade con il Museo del Mito. «Ristrutturare un edificio non significa governare la città – si legge nella nota – se poi non vi è una programmazione adeguata». Vengono citati anche i casi della Fontana Grande e della Villa Farina, descritte come aree lasciate nel degrado.

L’affondo sull’autodromo e la cultura

Infine, la nota tocca anche il tema dell’Autodromo di Pergusa, criticando il ruolo del sindaco nella sua liquidazione. «Dipietro continua a sfuggire alle proprie responsabilità», accusa il PD. Viene citata anche la programmazione teatrale, giudicata insufficiente, nonostante il sindaco rivendichi l’apertura del teatro cittadino.

Il Partito Democratico di Enna conclude il suo comunicato con un appello al sindaco: «Ascolti il grido delle famiglie, riveda le sue scelte e smetta di nascondersi dietro la propaganda. I cittadini chiedono equità e buon senso nei servizi essenziali». Il PD promette di continuare la battaglia al fianco delle famiglie ennesi per una città «più equa e vivibile».

 

QUESTO IL COMUNICATO INTEGRALE
DIPIETRO NON RIDICOLIZZI LE FAMIGLIE E PRENDA ATTO DEL FALLIMENTO SENZA NASCONDERSI DIETRO LA PROPAGANDA La risposta del Sindaco Dipietro è il solito imbarazzante copione: attacca rabbiosamente il PD, ridicolizza le legittime critiche delle famiglie ennesi e si autocelebra per una città che non esiste. Non è possibile sminuire quanto avvenuto come “protesta da benestanti”. Non è accettabile e dà il metro di una giunta alla canna del gas che campa da anni di propaganda e poi non è neppure in grado di occuparsi della viabilità più elementare come dimostra il semaforo spento allo Scifitello. Tuttavia, quelle “benestanti” famiglie ennesi hanno lanciato un grido di allarme: da mesi dicono che la mensa scolastica non funziona ed ora denunciano l’iniquità di un servizio che, nonostante la crisi economica, il Comune ha deciso di far gravare sulle spalle dei cittadini, con una divisione in fasce ISEE iniqua che non tiene conto delle difficoltà della vita quotidiana. Noi continueremo a restare a fianco a queste famiglie, checché ne dica il Sindaco, con le sue sterili e vacue polemiche. Anzi, prenda atto che ormai sono a corto di idee. Nonostante la marea di critiche e il disastro amministrativo, risponde con la solita litania di opere pubbliche, come se bastasse ristrutturare un edificio per nascondere le difficoltà quotidiane della città. Certo, facile farsi belli con la programmazione nazionale e i fondi del PNRR, meno bello se dopo c’è nulla: non basta inaugurare un Museo, poi bisognerebbe pure tenerlo aperto (Museo del Mito), come non basta fare dei lavori per farli, se poi senza programmazione si creano danni economici e non solo alla città (Castello). Il sindaco e la sua giunta dei miracoli non vedono che la città è in ginocchio e la sua vita sociale, culturale ed economica azzerata? Il meraviglioso mondo di Dipietro esiste soltanto negli articoli: basta farsi una passeggiata ad Enna (e non a Catania) per vedere la realtà. Una propaganda ormai insopportabile. Ci sarà modo di parlare e non poco di questi famosi virtuosismi (!) e delle scelte operate da questa giunta. Ma visto che il Sindaco parla di Teatro – riaperto nel 2010 dopo pochi anni con Agnello – perché non parliamo della programmazione teatrale? E visto che parliamo di ritardi, perché non parliamo della situazione disastrosa e vergognosa in cui versa l’area della Fontana Grande e della Villa Farina? E soprattutto, signor Sindaco, perché non parliamo del suo ruolo nella liquidazione dell’Autodromo? Adesso basta, signor Sindaco: il grido delle famiglie e della città non può essere ignorato o ridicolizzato. Di fronte alla protesta dei genitori, avete il dovere di ascoltare e rivedere le scelte, senza minimizzare la delusione e il malcontento e senza liquidarli come “benestanti che si lamentano”. I cittadini chiedono soltanto equità e buon senso nei servizi essenziali. Non può, signor Sindaco, continuare a chiudere gli occhi di fronte alle difficoltà quotidiane di Enna, nascondendosi dietro la propaganda. Prenda atto del suo fallimento politico. Noi, come Partito Democratico, continueremo a portare avanti le istanze delle famiglie, a denunciare le scelte sbagliate e a lavorare per una città più equa e più vivibile per tutti.

Giuseppe seminara
Segretario PD ENNA
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