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Enna – Ente Autodromo: il sindaco Dipietro “nessuno gioca allo sfascio”

Enna – Ente Autodromo: il sindaco Dipietro “nessuno gioca allo sfascio”

Il Sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha rilasciato una dichiarazione in risposta alle proposte del Consorzio di gestione dell’area di Pergusa presentate dalle forze di opposizione. Conferma il suo riconoscimento verso il capogruppo Cardaci, ammirando la sua intelligenza politica e onestà intellettuale, e mette in discussione la volontà di mantenere una struttura consortile esclusivamente pubblica, suggerendo invece di emendare lo statuto esistente per evitare i negativi effetti già in atto, come la cessazione delle attività dell’Ente Autodromo. Il Sindaco esprime preoccupazione per l’assenza di supporto da parte del Libero Consorzio e dell’ACI Enna e sollecita una disponibilità formale da parte della Regione. Propone un dibattito aperto per discutere il futuro dell’Ente Autodromo, invitando tutte le parti interessate a partecipare.

LA NOTA STAMPA DEL SINDACO DIPIETRO

In riferimento alla proposta di statuto del Consorzio di gestione area di Pergusa avanzata dalle forze di opposizione, il Sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Vorrei rassicurare tutti che non c’è tra i componenti delle forze di governo cittadino chi gioca allo sfascio anche perché non c’è più nulla da sfasciare nella vicenda dell’Ente Autodromo: ogni evento previsto o prevedibile almeno per l’anno in corso e verosimilmente per il prossimo è stato cancellato dalla mancata proroga dell’Ente. Ammetterà l’opposizione consiliare, con in testa il capogruppo Cardaci al quale ho sempre riconosciuto e continuo a riconoscere intelligenza politica ed onestà intellettuale, che la bozza di Statuto che ci è stata proposta suscita qualche perplessità. Una su tutte: ma se la volontà dei proponenti è quella di mantenere una forma consortile tra enti pubblici, senza aperture ai privati, con l’arricchimento dell’oggetto sociale ed altre rispettabili modifiche, perché non prorogare il vecchio Statuto con gli opportuni emendamenti evitando gli effetti negativi, facilmente prevedibili ed ormai conclamati, della cessazione delle attività e dello stato di liquidazione dell’Ente? Se l’opposizione aveva un giudizio negativo sulla governance dell’Ente, come palesato da una clausola della bozza in odore di illegittimità, non sarebbe stato sufficiente inserire nello Statuto prorogato una norma, come già avevo proposto, che prevedesse una cessazione anticipata della governance anziché dell’intero Ente? Ricordo poi come la deprecabile situazione odierna sia frutto non solo della scelta dell’opposizione di non votare la proroga ma anche della decisiva determinazione degli altri due enti soci (Libero Consorzio ed Aci Enna) di non prorogare a loro volta la durata dell’Ente (che avrebbe continuato a vivere anche senza la partecipazione del Comune). Ed allora alla base della nuova bozza di Statuto che si rivolge agli stessi soci c’è la certezza che il Libero Consorzio e l’ACI Enna siano disponibili a costituire un nuovo Ente in pendenza della liquidazione di quello vecchio con un inevitabile aggravio di spese? E dare per scontata l’adesione della Regione è esercizio di buona amministrazione o sarebbe meglio avere una qualche disponibilità formale? E, per restare alla Regione, che fine ha fatto lo stanziamento di 250.000 euro per una non meglio identificata Fondazione e, soprattutto, il contributo di 465.000 euro per il triennio 2025/27, stanziato per le attività istituzionali dell’Ente Autodromo saranno assicurate anche a favore di un altro Ente? E potrei continuare. La forze a sostegno del governo cittadino non sono iscritte al partito del “chi rompe paga e i cocci sono suoi” né, pur cogliendo le difficoltà di chi è responsabile dell’attuale stato delle cose, hanno mire di speculazioni a fini elettorali, essendo pienamente consapevoli che chi esercita funzioni pubbliche debba avere l’interesse collettivo al centro della sua agenda politico amministrativa; ragione per cui proporrò al Presidente del consiglio comunale di convocare un dibattito d’aula aperto a tutti i futuri attori del costituendo Statuto: dalla deputazione regionale al commissario del libero consorzio, dall’Aci Enna alla Camera di Commercio al fine di trovare un’intesa sulla necessità, ormai mi pare di dominio pubblico, che l’Ente Autodromo o comunque lo si voglia chiamare, possa riprendere, anche magari arricchendola di nuove prospettive, la sua attività istituzionale.
Solo così potremo continuare ad onorare, pur nella diversità dei ruoli e delle responsabilità, la funzione pubblica alla quale siamo stati chiamati”.

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