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Il vescovo Gisana della diocesi di Piazza Armerina rinviato a giudizio per falsa testimonianza: “Seguo con serenità la vicenda”

Il vescovo Gisana della diocesi di Piazza Armerina rinviato a giudizio per falsa testimonianza: “Seguo con serenità la vicenda”

Il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, è stato rinviato a giudizio e dovrà rispondere del reato di falsa testimonianza. La vicenda è legata a una nota storia di abusi sessuali all’interno della diocesi di Piazza Armerina, dove il prelato esercita la propria attività. A pesare a favore del rinvio a giudizio sono state alcune registrazioni audio di telefonate nelle quali Gisana avrebbe dichiarato apertamente l’intenzione di insabbiare la vicenda. Il condizionale è d’obbligo, poiché le telefonate dovranno essere sottoposte a perizia per accertarne l’attribuzione al prelato, anche contestualizzando le dichiarazioni in base al contenuto della conversazione. Saranno i giudici, nei vari gradi di giudizio, a dover accertare i fatti e a esprimersi sulla colpevolezza o sull’innocenza di Gisana.

Un comunicato da parte della diocesi

Nella tarda mattinata abbiamo ricevuto in redazione una nota da parte della Diocesi, nella quale si afferma: “Il Vescovo, mons. Rosario Gisana, segue con serenità gli sviluppi del procedimento penale in corso. Nel ribadire la propria estraneità alle accuse, rinnova la sua fiducia nell’operato della Magistratura”.

L’opinione pubblica

L’opinione pubblica di Piazza Armerina è divisa: c’è chi vorrebbe che il Vescovo facesse un passo indietro, rinunciando alla sua missione pastorale, e chi, invece, ritiene che una decisione di questo tipo dovrebbe essere presa solo in caso di una eventuale condanna. Sono nati anche comitati spontanei, operanti nella provincia, che in più occasioni hanno organizzato azioni dimostrative contro il Vescovo.

Alcuni si chiedono se l’operatività del prelato all’interno della comunità spirituale non sia ormai compromessa al punto da danneggiare la stessa missione pastorale e chiedono un intervento del Vaticano, che per il momento tace. Altri, invece, ritengono che la comprovata onestà intellettuale di Gisana non possa essere messa in discussione in alcun modo. La vicenda, considerati i tempi della giustizia italiana, sembra destinata a protrarsi a lungo.

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