Sanità: raccolte oltre 5000 unità di sangue raccolte a Piazza Armerina dal centro trasfusionale del Chiello
Il Centro Trasfusionale di Piazza Armerina, superando le 5000 unità di sangue raccolte – ha centrato un obiettivo straordinario nel 2024. Questo risultato – che rappresenta una pietra miliare per la comunità – è stato annunciato con orgoglio dal dott. Vincenzo Barbera, responsabile del servizio. Il successo non si limita solo alla quantità, ma include anche innovazioni come l’introduzione di ambulatori dedicati e l’incremento della produzione di emoderivati.
Le radici del Centro Trasfusionale
La storia del centro si intreccia con quella dell’ospedale Chiello, fondato nel 1771 grazie al chierico Michele Chiello. Da allora l’istituto ha attraversato trasformazioni significative: trasferimenti , ampliamenti e l’inaugurazione di una moderna struttura nel 2000. Negli anni ’80, la Medicina Trasfusionale si avviava in spazi limitati ma con una determinazione crescente. «Utilizzavamo aghi palombari e recipienti di vetro sottovuoto, un altro mondo rispetto alle tecnologie attuali», ricorda Barbera.
Un impegno condiviso
Gran parte del merito per i risultati odierni va alle associazioni di volontariato come AVIS e FIDAS, che promuovono attivamente la donazione nonostante le sfide demografiche del territorio. «Il loro lavoro incessante – afferma il dott. Barbera – è stato fondamentale, così come la sinergia con la Direzione dell’ASP di Enna». A contribuire alla crescita, anche i nuovi standard di qualità e la continua evoluzione delle metodiche mediche.
Guardando al futuro
Il traguardo delle 5000 unità non è un punto d’arrivo, ma un incentivo a fare di più. Con l’espansione delle donazioni in aferesi e nuovi progetti in cantiere, il Centro Trasfusionale si conferma un pilastro di solidarietà e innovazione per la comunità di Piazza Armerina.