L’amministrazione comunale di Piazza Armerina replica alle critiche su Piazza Garibaldi
In risposta a un recente articolo giornalistico che descrive Piazza Garibaldi di Piazza Armerina in condizioni “pessime”, il sindaco Nino Cammarata ha espresso sdegno e ha annunciato la possibilità di procedere per vie legali. Il primo cittadino ha definito tali affermazioni come infondate e parte di una serie di “fake news” spesso diffuse sui social.
Interventi e vincoli della Soprintendenza
Il sindaco ha inoltre chiarito che i lavori di riqualificazione della piazza sono stati effettuati rispettando le indicazioni tecniche della Soprintendenza ai Beni Culturali. Questi vincoli prevedevano l’uso di pietra arenaria, materiale caratteristico del territorio, invece della pietra lavica. L’amministrazione Cammarata ha in realtà trasformato la piazza da spartitraffico ad area prevalentemente pedonale, creando spazi maggiormente fruibili da cittadini e turisti. Ovviamente l’usura è inevitabile ed è chiaro che di tanto in tanto serviranno interventi di manutenzione, ma attualmente la piazza è perfettamente vivibile e sta riacquistando quella capacità di spazio socializzante che nel tempo si era perduta.
Valorizzazione e responsabilità
Il sindaco ha sottolineato che, negli ultimi due anni, Piazza Garibaldi è diventata un punto di ritrovo per turisti e residenti, specialmente durante l’estate. Tuttavia, ha richiamato i cittadini al rispetto delle aree pubbliche, denunciando comportamenti come il parcheggio abusivo sui bordi della piazza che rischiano di danneggiare le opere eseguite.
L’invito agli operatori locali
Cammarata ha precisato che gli esercenti della zona, i primi ad aver beneficiato della riqualificazione, oggi considerano la piazza un valore aggiunto per il commercio locale. L’amministrazione ha ribadito la propria disponibilità a intervenire ove necessario per migliorare ulteriormente l’area, ma ha stigmatizzato la diffusione di notizie che, a suo avviso, danneggiano l’immagine della città.
(nell’immagine un disegno contenuto nel progetto poi realizzato)