Potrebbe diventare più semplice la rilevazione e la bonifica delle mine antiuomo .
Attualmente, ci sono oltre 110 milioni di mine attive in circa 70 paesi, causando quasi 5.000 vittime all’anno. Nel 2022, si sono registrati almeno 4.710 casi di persone uccise o ferite da mine e residuati bellici esplosivi, con l’85% delle vittime che erano civili, molti dei quali bambini. La produzione di mine è relativamente economica (circa 3 dollari ciascuna), ma il costo per la loro rimozione può arrivare fino a 1.000 dollari per ogni mina.
L’Università del Mississippi ha recentemente sviluppato una tecnologia laser innovativa chiamata LAMBDIS, progettata per migliorare significativamente la rilevazione e la bonifica delle mine. Questo sistema è in grado di identificare mine fino a 20 metri di distanza, anche quelle realizzate in plastica, mentre il veicolo che lo trasporta può muoversi a una velocità di 16 km/h. Questa tecnologia è stata presentata al Congresso e Mostra Laser di Optica a Osaka, in Giappone, ed è considerata un passo avanti cruciale nella lotta contro le mine antiuomo, che attualmente rappresentano una minaccia globale.
Caratteristiche della tecnologia LAMBDIS
– Rilevamento efficace: Utilizza una matrice laser di 34 x 23 elementi per creare una mappa di vibrazioni del terreno in meno di un secondo.
– Riduzione dei falsi positivi: A differenza dei metodi tradizionali che possono generare falsi allarmi a causa della presenza di oggetti metallici, LAMBDIS combina sensori laser e acustici per migliorare l’accuratezza del rilevamento.
– Applicazioni multiple: Oltre alla bonifica delle mine, questa tecnologia ha potenziali applicazioni in ispezioni di infrastrutture e test non distruttivi nei settori automobilistico e aerospaziale.
La tecnologia LAMBDIS rappresenta quindi un potenziale cambiamento nel modo in cui vengono affrontate le minacce delle mine antiuomo, rendendo le operazioni di bonifica più rapide e sicure e contribuendo a salvare vite umane in contesti post-conflitto.