Mercurio nel tonno in scatola: cosa sappiamo
Il mercurio è un metallo pesante che può accumularsi nei pesci, inclusi i grandi predatori come il tonno. La sua presenza nel tonno in scatola ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza alimentare e alla salute umana.
Origine del mercurio nel tonno
Il mercurio presente nel tonno proviene principalmente dall’ambiente marino, dove viene rilasciato da attività industriali e si accumula nei pesci attraverso un processo noto come bioaccumulo. Il tonno, essendo un predatore di alto livello nella catena alimentare, tende a concentrare il mercurio nei suoi tessuti sotto forma di metilmercurio, una forma particolarmente tossica di questo metallo.
Limiti di sicurezza
Le normative europee stabiliscono che la concentrazione massima di mercurio nel tonno destinato al consumo umano è di 1 mg/kg. Tuttavia, recenti indagini hanno rivelato che una percentuale significativa di scatolette di tonno analizzate supera i limiti di sicurezza. Un rapporto dell’Ong francese Bloom ha indicato che oltre il 50% dei campioni analizzati in vari Paesi europei conteneva livelli di mercurio superiori a 0,3 mg/kg, e alcuni campioni superavano anche il limite massimo consentito per il tonno stesso.
Concentrazioni medie
Uno studio condotto dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) ha mostrato che i campioni di tonno in scatola esaminati presentavano valori di metilmercurio compresi tra 0,026 e 0,253 mg/kg, con una media di 0,099 mg/kg. Questi valori sono ben al di sotto del limite fissato di 1 mg/kg, suggerendo che, in generale, il tonno in scatola è sicuro da consumare se si rispettano le linee guida sul consumo.
Raccomandazioni per il consumo
Le linee guida alimentari suggeriscono un consumo moderato di tonno in scatola. Ad esempio:
– Italia e Irlanda: non più di due scatolette a settimana per le donne incinte.
– Regno Unito: fino a quattro scatolette a settimana.
– Francia: non più di 150 grammi a settimana per gli adulti e 60 grammi per i bambini.
Queste raccomandazioni sono particolarmente importanti per le donne in gravidanza e i bambini, poiché il mercurio può avere effetti negativi sullo sviluppo neurologico
Luigi Schiavo per StartNews