Mercato dell’auto in Europa e in iItalia: crisi profonda tra transizione ecologica e concorrenza cinese
Il mercato automobilistico europeo continua a registrare un andamento negativo, con un calo del 4,2% nelle immatricolazioni di settembre 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I principali mercati del continente, inclusi Germania, Francia e Italia, mostrano una tendenza al ribasso, a eccezione di Spagna e Regno Unito, dove l’aumento delle vendite di auto elettriche ha consentito una lieve ripresa grazie a forti incentivi governativi. Tuttavia, il bilancio dei primi nove mesi del 2024 resta deludente con un incremento di solo l’1% rispetto al 2023, ancora distante dai livelli pre-crisi del 2019.
Le sfide della transizione energetica e la crisi dell’elettrico
La crisi del settore auto in Europa è aggravata dalle difficoltà nella transizione verso veicoli elettrici. Nei primi otto mesi del 2024, le vendite di auto elettriche sono diminuite dell’8,3% rispetto all’anno precedente, con un crollo del 43,9% solo nel mese di agosto. I costi elevati dei veicoli elettrici e la mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate rappresentano ostacoli importanti, con la concorrenza delle case automobilistiche cinesi che offrono modelli a prezzi inferiori grazie ai sussidi di Pechino. I recenti dazi europei su queste importazioni potrebbero proteggere l’industria locale, ma rischiano di aggravare ulteriormente i costi per i consumatori e di inasprire le relazioni commerciali.
Italia: un mercato in difficoltà
In Italia, la crisi è particolarmente evidente con una diminuzione delle immatricolazioni dell’10,7% nel solo mese di settembre. L’inflazione e il conseguente calo del potere d’acquisto frenano la domanda dei consumatori privati, mentre la domanda da parte delle aziende rimane stabile. Per quanto riguarda le auto elettriche, gli incentivi governativi di 240 milioni di euro per il 2024 si sono esauriti rapidamente, riflettendo una domanda insoddisfatta e una capacità infrastrutturale insufficiente.
Prospettive future e la necessità di una politica unitaria
L’industria automobilistica europea, che impiega 13 milioni di persone e rappresenta una parte significativa del PIL, si trova in una fase critica. Gli esperti del settore richiedono un intervento coordinato a livello europeo per facilitare la transizione energetica, promuovere l’espansione delle infrastrutture di ricarica e rivedere le politiche di incentivo per le auto elettriche. Un approccio strategico potrebbe aiutare a rilanciare la domanda, evitare la perdita di competitività e sostenere un settore chiave per l’economia.
Attilio Franchi per StartNews