Allarme trasparenza sugli appalti pubblici in Sicilia. Il 77% assegnato senza una gara
Preoccupazioni sull’uso della procedura negoziata
Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Sicilia ha lanciato un preoccupante allarme riguardo alla trasparenza nelle procedure di assegnazione degli appalti pubblici. Secondo i dati raccolti dall’associazione, il 77% degli appalti con importi compresi tra 1 milione e 5,538 milioni di euro è stato aggiudicato senza una gara aperta a tutti, utilizzando invece la “procedura negoziata”, prevista dal nuovo Codice dei contratti pubblici. Questa prassi consente alle stazioni appaltanti di invitare un numero ristretto di imprese, limitando la concorrenza e riducendo le opportunità di trasparenza.
Appello alle istituzioni regionali
Di fronte a questa situazione, Ance Sicilia ha richiesto un intervento urgente da parte dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, sollecitando l’uso preferenziale della “procedura aperta”. Questa modalità garantirebbe una maggiore trasparenza e partecipazione da parte delle imprese interessate. L’assessore Aricò ha espresso il suo sostegno alla proposta, confermando che sarà oggetto di valutazione in un incontro programmato nei prossimi giorni.
Dati allarmanti sugli appalti
I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2024, solo il 23,23% degli appalti in Sicilia con importi tra 1 milione e 5,538 milioni è stato assegnato con la procedura aperta. Il restante 76,77% è stato gestito con procedure negoziate, di cui si è venuti a conoscenza solo a seguito dell’aggiudicazione o del pagamento degli stati di avanzamento lavori.
Richiesta di rotazione nei criteri di esclusione
Ance Sicilia ha inoltre evidenziato l’uso ripetuto dello stesso criterio di esclusione delle offerte anomale, applicato nel 97% dei casi. L’associazione ha richiesto la rotazione tra i tre criteri previsti, per garantire una maggiore imprevedibilità e combattere possibili manipolazioni nei processi di aggiudicazione.